14. Un alleato in più

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Hipolito era agitatissimo; il compito che gli aveva affidato Emilia era molto delicato.
Sarebbe dovuto andare fino al confine per provare l'identità di un uomo che diceva di essere Raimundo Ulloa.
A tal proposito, Emilia gli aveva dato una fotografia sua e di suo padre, così che avrebbero potuto dissipare qualsiasi dubbio delle guardie.
Gli aveva anche fatto promettere di non dire niente a nessuno, almeno finchè non avesse avuto la conferma dell'identità dell'uomo; non voleva che le persone nutrissero false speranze su un suo possibile ritorno.
E soprattutto, perchè negarlo, non voleva che Francisca annullasse i suoi piani per il matrimonio.
Ci avrebbe messo sei giorni ad arrivare e non sapeva nemmeno se fosse riuscito a tornare in tempo per assistere alle nozze di Francisca Montenegro.

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-ho pensato di mettere le rose bianche in chiesa, che ne dici?-
le chiese Josè.
Francisca non gli prestava la minima attenzione: non poteva credere che avesse la faccia tosta di parlarle con questa leggerezza dei preparativi di un matrimonio che le aveva imposto.
-fai come vuoi- gli rispose.

Non avrebbe mai potuto ringraziare abbastanza Salvador Castro per il favore che gli aveva fatto: non solo si sarebbe arricchito a dismisura, ma avrebbe anche avuto per moglie una donna bellissima, almeno era quello che pensava Josè tutte le volte che la fissava.
Stava per ribattere, quando la porta d'ingresso si aprì e Andrès si precipitó ad abbracciare Francisca, che ricambió l'abbraccio con una forza ancora maggiore.
-ciao tesoro, com'è andata a scuola?-
gli chiese Francisca, ignorando completamente il signor Primo.
-bene, ma mi annoio- le rispose il bambino, con un'espressione esageratamente rassegnata.
Francisca gli sorrise, lo fece sedere sulle sue gambe, come faceva spesso, e ordinó a Fe di portar loro la merenda.
-posso restare con voi?- chiese Josè, ridacchiando, sicuro che Francisca avrebbe accettato.
Andrès peró fu più rapido di lei a rispondere
-no!- disse seccamente, sconcertando sia Josè che la Montenegro.
-questa non è casa tua- continuó
-e io la merenda la faccio solo con Francisca- concluse.
La signora lanció uno sguardo significativo al suo "ospite", che, controvoglia, se ne andó.
Lo avrebbe sicuramente ripreso per il suo comportamento, ma non in quel momento; gli era davvero grata per averlo mandato via e non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da parte di Andrès.
Si sarebbe dovuto abituare alla sua presenza, ma ci sarebbe stato tempo.

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Finalmente era arrivato al confine; qualche mese prima ci avrebbe messo un paio di giorni, ma ora, con tutti i controlli, il viaggio si era allungato di parecchio.
Cercó subito la caserma; forse Emilia non voleva che suo padre, se era veramente lui, arrivasse in tempo per fermare il matrimonio, ma lui sì.
-buongiorno, sono Hipolito Mirañar, il sindaco di Puente Viejo, vengo per riconoscere un uomo che dice di essere Raimundo Ulloa-

Non dimenticarmi - Francisca&RaimundoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora