32. Pericoli

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Raimundo si alzó a fatica e si giró per guardare Salvador che era rimasto a terra di fianco a lui.
Emilia si precipitó a soccorrerlo
-padre! Come state? Siete ferito?-.
-sto benissimo Emilia, non ti preoccupare- rispose Raimundo, cercando Francisca con lo sguardo. Una volta trovata, si diresse verso di lei e la abbracció, cercando di calmarla e di farle passare lo spavento.
-qui serve un medico!- urló uno dei paesani, preoccupato per le condizioni di Salvador.
Francisca e Raimundo non mossero un dito, ma gli altri paesani, forse anche per paura, andarono a cercare il dottor Moliner, mentre altri portavano Castro in una delle stanze dell'albergo.
Francisca si precipitó nella stanza di Raimundo per controllare come stesse Andrès; lo trovó seduto sul setto, spaventato, aspettando che qualcuno gli dicesse che cosa stava succedendo.
Dopo averlo coccolato e tranquillizzato, Francisca si diresse nella stanza in fondo al corridoio, quella dove avevano fatto sdraiare Salvador. Il medico arrivó pochi minuti dopo e cominció immediatamente a curargli la ferita.
Francisca, alla quale era stato chiesto di uscire, aspettava fuori in corridoio, impaziente.
Si spaventó quando sentì che qualcuno la stringeva da dietro, ma la paura passó non appena riconobbe le braccia che la tenevano stretta.
-stai bene?- le chiese Raimundo. Lei si limitó ad assentire con il capo.
-e tu?- disse, prima di girarsi e guardarlo negli occhi.
-non c'è male- rispose Ulloa.
-sei ferito?- gli chiese Francisca, allungando una mano verso la sua fronte.
-non è niente- disse, prendendole la mano e baciandola teneramente.
-non sarei dovuta venire- ammise, abbassando lo sguardo.
Raimundo le alzó il mento costringendola a guardarlo negli occhi.
-non è colpa tua quello che è successo. La colpa è solo sua. È tornato da non si sa dove solo per tormentarci, ma non lo consentiró. Piuttosto ce ne andremo lontani, io, te e Andrès, ma questa volta non me ne staró con le mani in mano a guardare come rovina la tua vita-.
Francisca non potè impedire ad una lacrima di scenderle sul viso, commossa.
-ti amo tanto- gli disse, prima di baciarlo.
Dopo circa un'ora, Lucas uscì dalla stanza.
-ho buone notizia donna Francisca, vostro marito starà bene- il dottor Moliner credeva di averle dato un motivo per rallegrarsi, ma guardando la sua faccia, chiunque avrebbe detto che le aveva appena riferito la peggiore delle notizie.
-grazie dottore- disse con un filo di voce.
-dovrà restare qui un paio di giorni, poi potrete riportarlo alla Villa. Ora sta riposando e, se non vi dispiace, io dovrei andare-. Lucas li lasció soli e a Raimundo venne un'idea.
-non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo andarcene prima che recuperi le forze- disse.
-ci troverá, dovunque andremo- rispose una sconsolata Francisca.
-non è vero, l'America è talmente grande che non potrebbe trovarci neanche se ci cercasse per cento anni. Torna alla Villa e prepara i bagagli, mentre io cerco di procurarmi i biglietti per la nave-.
-è una follia- Francisca cercó inutilmente di farlo recapacitare, ma lui non le diede nemmeno il tempo di ribattere, corse a prendere la corriere per la Puebla, dove avrebbe cercato i biglietti per imbarcarsi su una nave diretta in America.
A Francisca non rimaneva altro che fare quanto le aveva chiesto Raimundo, quindi tornó alla Villa e cominció a preparare i suoi bagagli.

Appena potè tornó alla locanda e, dopo essersi assicurata che Salvador dormiva grazie ai calmanti, bussó alla porta della stanza di Raimundo.
Senza dire una parola gli si avvicinó e lo bació cominciando a sbottonargli la camicia, mentre lui faceva lo stesso con il suo vestito.
La mattina seguente, si sveglió e, immediatamente, allungó il braccio per cercarlo, ma non trovandolo aprì gli occhi lentamente. Si vestì in fretta e andó a cercarlo alla locanda, dove Alfonso le disse che era uscito presto per andare a occuparsi di certe questioni che non ha voluto riferirgli.
Decise quindi di andare a svegliare Andrès e di passare gran parte della giornata con lui, almeno fino all'arrivo di Raimundo.
-dove sei stato?- gli chiese Francisca.
-è tutto pronto, domani partiremo prima che Salvador possa accorgersi di qualcosa e, finalmente, saremo felici- concluse, prima di darle un bacio sulle labbra.
Salvador continuava a dormire..almeno era quello che pensavano Raimundo e Francisca.

La mattina seguente, i due si alzarono molto presto e, dopo essersi preparati, andarono nella stanza di Andrès per svegliarlo.
-dov'è il bambino?- disse Francisca, cominciando a preoccuparsi.
Lo cercarono per tutta la locanda, e una volta entrati nella stanza di Salvador, si accorsero che anche lui era sparito..

Non dimenticarmi - Francisca&RaimundoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora