20. Un pugno in faccia

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Josè guardó Raimundo, che, senza pensarci due volte, si avvicinó a Francisca e le strinse la mano.
-sono io il motivo- lo guardó pieno di rabbia: Francisca gli aveva raccontato tutto e non era sicuro che sarebbe riuscito a controllarsi.
-bene, vorrà dire che aggiungeremo un ospite al banchetto- disse il signor Primo, arrogante.
Raimundo non riuscì a contenersi; gli si gettó addosso e lo colpì in piena faccia con un pugno.
Stava per rifarlo, ma sentì le mani di Francisca che gli tenevano il braccio.
-non ne vale la pena- tentó di calmarlo.
-andatevene!- urló Raimundo, furibondo.
Josè si alzó con fatica, appoggiandosi al divano.
-non finisce qui, avró quello che mi spetta e voi me la pagherete cara- giuró.
Una volta rimasti soli, Francisca cercó di calmare Raimundo, che peró era ancora troppo agitato per darle retta.
Le assicuró che sarebbe tornato il mattino dopo e tornó alla locanda, dove Emilia lo stava aspettando; aveva appena avuto il tempo di salutarlo prima che lui se ne andasse alla Villa.
Parlarono per ore, raccontandosi tutto ció che avevano passato in quei mesi. Raimundo non immaginava che, fino alla fine, sua figlia aveva cercato di separarlo da Francisca, e Emilia non aveva nessuna intenzione di dirglielo.
-sono stanco, è stata una lunghissima giornata, vado a dormire- le disse, abbracciandola e dandole un bacio affettuoso sulla guancia.

Era a letto da qualche minuto, stava pensando a lui e al miracolo che aveva ricevuto potendolo riavere accanto a lei, quando sentì la sua porta aprirsi.
Sentì dei piccoli passi avvicinarsi al suo letto e capì immediatamente di chi fossero.
-che ci fai qui, Andrès? Non dovresti essere già a dormire da un pezzo?- disse, guardandolo mentre si infilava sotto le coperte accanto a lei.
-non riesco a prendere sonno- le rispose.
-e come mai? È per quello che è successo oggi?- cercó di tranquillizzarlo, coccolandolo
-sì, non voglio che sposi Prumo, a me sta simpatico l'altro- le disse, sbadigliando.
Ormai aveva rinunciato a fargli capire che il cognome fosse Primo e non Prumo, anche perchè lo trovava davvero divertente.
-stai tranquillo, se mi sposeró con qualcuno, quello sarà Raimundo, va bene?- gli chiese.
-sì..- disse sussurando Andrès, prima che si addormentassero entrambi.

Il mattino seguente, Raimundo si sveglió presto e decise di fare colazione alla locanda prima di andare alla Villa.
Stava parlando con don Anselmo, quando vide due agenti della guardia civile andare verso di lui.
-buongiorno agenti, come posso esservi utile?- chiese loro.
-temo che dovrete seguirci, don Raimundo. Siete in arresto per aggressione-

Non dimenticarmi - Francisca&RaimundoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora