Dopo tutto questo tempo? Sempre

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MARTIN'S POV

È qui, seduta sugli spalti che guarda gli allenamenti. Non so perchè sia qui, forse qualcosa le interessa ancora o forse sono solo io che mi faccio mille pensieri per niente.
Zizou ci chiama e cominciamo a correre, ho Marcelo e Cristiano a fianco

-Ehy Cristiano, ti sei dimenticato di dirci che Perez sta ostacolando la tua vita amorosa!

-Cosa? Le pulci ti sono passate dai capelli al cervello?

-Dai era su tutti i giornali "Perez impedisce a Ronaldo di andare in Marocco per vedere Hari" perchè non ci hai mai parlato di questa tua focosa storia d'amore? Ti rispettiamo lo stesso.

-Stai scherzando? Ahahahahah sono caduti in basso sta volta.

E scoppiano entrambi a ridere.
Alzo lo sguardo per vedere Karina ma lei è concentrata a guardare altro e sta passeggiando sugli spalti.
Facciamo altri esercizi per riscaldarci bene, proviamo i tiri e un pò di schemi. Zizou ci divide in due squadre e facciamo partitella.
Ora Karina è seduta e ci sta guardando, meglio fare bella figura.
Stiamo giocando da un pò quando rubo la palla a Cristiano, la passo a Bale che fa goal. Mi volto subito verso gli spalti per vedere se aveva visto l'azione ma un braccio mi prende intorno al collo e grattandomi la stessa col pugnetto Cristiano mi dice

-Ehy pivello come ti sei permesso?

E scoppiamo a ridere.
Non ho un grandissimo rapporto con quelli grandi, li conosco, li stimo, li guardo giocare e cerco di imparare più che posso ma sono uno introverso e preferisco stare da solo o almeno preferivo.

L'allenamento è finito, ci dirigiamo verso gli spogliatoi. Tengo lo sguardo fisso su di lei e quando le passo sotto i suoi occhi verdi incrociano i miei e mi fanno ricordare che non mi piace stare da solo ma voglio qualcuno con me. Quegli occhi, Dio solo sa quanto bene mi fanno. Abbasso lo sguardo ed entro in spogliatoio.

KARINA'S POV

Martin è lì sul campo. Non ce la faccio, sono nervosa. Mi alzo e comincio a camminare sugli spalti cercando di calmarmi.
Appena mi risiedo i miei occhi sono attaccati a lui, a come corre agilmente, a come dribbla e a come ha rubato la palla a Cristiano mandando Bale in rete. É un piacere per gli occhi vederlo giocare, ha talento, si vede.
Tornano tutti negli spogliatoi e i suoi occhi si fissano su di me, che significhi qualcosa questo? Ricambio lo sguardo e quegli occhi di ghiaccio mi scaldano il cuore.

Torno alla reception dove restituisco il badge e mi siedo ad aspettare lo zio.
Sento qualcuno sedersi accanto a me. Mi giro e il mio sguardo è nuovamente catturato da quegli occhi azzurri. Solo ora me ne rendo conto di quanto mi sia mancato lui e tutte le nostre giornate assieme. È stata la prima persona che mi ha fatto stare davvero bene e mi ha fatta sentire amata.

-Hey Karina sei venuta a vederci eh?

La sua dolce voce mi ha risvegliata dai miei pensieri.

-Ciao Martino. Ahahahahah sí, ma ero di passaggio non farti strane idee.

Non mi sarei mai buttata subito ai suoi piedi piangendo per la sua mancanza, dovevo prima capire come era la situazione e cosa significasse tutto ciò per lui.

-Non ricominciare a chiamarmi così ti prego.

-Ah perchè non ti piace il nome Martino?

Dico con aria di sfida e lui comincia a farmi il solletico ovunque, facendomi morire dalle risate.
Mi mancavano questi momenti in cui mi sento davvero felice e viva. Non ho mai sentito il mio cuore battere così forte.

-Come mi hai chiamato?!

-ok ok scusa Martin, scusa. Non lo farò mai più, giuro. Però smettila.

Lo dico quasi supplicandolo e lui smette di farmi il solletico però i suo occhi continuano a guardare me e i miei continuano a scrutare la sua bellezza. Decido di muovermi, rompo quel magico momento in cui il tempo si è fermato e ci ricomponiamo.

-Peccato che tu sia solo venuta di passaggio, avevo qualche speranza di esserti mancato.

-Sono contenta che tu non mi abbia dimenticata con tutte le modelle stra fighe che ti gireranno attorno.

-Anche tu sei una modella

-Non proprio, insomma faccio cosette da niente.

-Comunque mi ricordo ogni singolo istante di questa estate.

-Anche io non ho scordato niente. È stata l'estate più bella della mia vita.

- È ovvio che tu abbia passato una bella vacanza con me, ahahahahah

-Fanculo, ahahahahah

-No dai sul serio è stata fantastica anche per me. E poi tutte le ragazze che ora mi girano attorno sono senza cervello. Non si può parlare di cose serie come facevamo noi sotto le stelle.

-Se ti va potremmo parlare di cose serie una sera di queste.

-Cose serie del tipo? Di come ci siamo salutati prima che tu partissi, o della mia lettera?

-Quale lettera?

-Allora non sono riuscita a fartela avere? Ahahahahah, no ti prendevo solamente in giro. Comunque ok va benissimo, ci accordiamo dopo.

-Ti lascio il mio numero allora.

-No tranquilla lo conservo ancora, a meno che tu non lo abbia cambiato.

- No no sempre quello.

-Perfetto allora .

Tutte quelle parole mi avevano mandato in tilt il cervello, mi stanno dando speranza e il mio scopo era un altro. Ma lui stravolge sempre i miei piani, mi fa sentire imprevedibile e con lui farei cose che da sola non farei mai. Mi fa vivere e mi fa sentire speciale dicendomi queste piccole cose, lui non si è dimenticato di tutto, il che vuol dire che per lui aveva tutto un significato.

-Ora devo andare Karina o mio zio mi uccide perché lo faccio aspettare.

-Hai l'accompagnatore?

-Si, sai non ho neanc'ora 18 anni.

-Già li fai a dicembre

-Hai una memoria formidabile

-Mi ricordo solo le cose importanti per me

Cala il silenzio, forse non avrei dovuto dire questo. Mi sono spinta troppo in là?
Lui si alza dal divanetto e mi porge la mano per farmi alzare, come fanno i principi con le dame.

-Mi ha fatto piacere rivederti dopo tanto tempo.

-Anche a me, Martin.

Stiamo in silenzio a guardarci e contemplarci. Non so perchè non ci muoviamo,sappiamo entrambi che abbiamo bisogno l'uno dell'altro ma forse siamo troppo orgogliosi e non vogliamo ammettere che una cosa così futile ci renda tanto vulnerabili.
Ad un certo punto sento delle braccia cingermi la vita e mi ritrovo con il mio viso sul suo petto. Il suo profumo, dio, non è cambiato per niente. Il suo respiro mi solletica il collo. Ricambio il suo abbraccio mettendogli le braccia intorno al collo e stiamo così per un paio di secondi, fino a quando lui decide di staccarsi. Mi guarda negli occhi e quando fa così io non resisto, mi strega. Avvicina lentamente il suo viso al mio.
Quelle labbra mi sono mancate come l'aria. Mi ricordo come se fosse ieri il nostro primo ed unico bacio, un bacio di quelli che non scordi più, un bacio che ti fa restare senza fiato e dopo ti senti un milkshake di emozioni, uno di quei baci che sembrano iniettarti la vita e uno di quei baci che ti chiudono lo stomaco.
È sempre più vicino, dovrei fermarlo. Non dovevo essere qui per questo, il mio scopo era un altro...

***Spazio Autrice***
Boommm, hai capito il caro Martin?
No vabbeh sono le 23:01 e ora pubblico il capitolo. Scrivo sempre di sera tardi, sono più ispirata.
Ok non frega un cazzo lo so quindi

Zaooo

I don't like being alone || Real MadridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora