Fine

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Karina era seduta in prima fila e si sentiva osservata. Aveva una paura assurda che le si scioglesse l'acconciatura o che le colasse il trucco o che le capitasse qualsiasi cosa che potesse rovinare questo momento. Avrebbe giurato di essere più nervosa lei di Martin, non sapeva perchè ma ci teneva davvero a fare una bella figura.Non si era mai sentita così in imbarazzo e impacciata come in quel momento. Certo avrebbe dovuto essere abituata alle telecamere, da adolescente faceva la modella, ma ora quelle sensazioni la facevano sentire a disagio e in costante esame.
Era tesa, lo si poteva notare a chilometri di distanza. Martin la guardò e notó la rigidezza di sua moglie così le prese la mano e lei sembrò come risvegliarsi e rilassarsi un pò.

-Amore ti prego rilassati, non stiamo andando al patibolo. E poi dovrei essere io quello teso non te.

Le sussurrò il norvegese all'orecchio e poi le lasciò un bacio sulla guancia, ma la ragazza non si rilassò del tutto.

-Lo so ma non mi sento a mio agio, e poi sono in ansia anche per te.

Lui le sorrise, mentre pensava a quanto fosse stato fortunato a trovare una come lei. È sempre pronta a sostenerlo, spronarlo, dichiarargli il suo amore e farlo stare meglio. Non le sarà mai grato abbastanza, è anche grazie a lei se ora è seduto lì.
Lei ricambiò il suo sorriso e si incantò ancora una volta a guardare quegli occhi che la avevano stregata fin da subito, era incredibile che dopo tutti quegli anni non si fosse ancora abituata a quel color azzuro ghiaccio che perfora il cuore.
Abbassò lo sguardo per trovare conforto in qualcosa o per trovare qualcosa che potesse farla pensare ad altro.
Le luci fecero brillare il suo anello sull'anulare sinistro.

Erano passati quasi tre anni ma se lo ricordava ancora come se fosse ieri. Per chiederle di sposarla la aveva portata a Madeira, era da anni che non tornava più nella sua isoletta. L'aveva portata in spiaggia, aveva organizzato una fantastica cenetta in riva al mare, l'idea e il tutto era molto romantico ma non andò proprio come si era aspettato Martin. Il mare cominciò a farsi mosso e finì col bagnare il loro tavolo e poco dopo scoppiò un temporale, così i due si trovarono sotto la pioggia a ridere come dei pazzi. Quando sorrideva era ancora più bella per il campione del Real, così decise di chiederle sotto la pioggia di sposarlo. Lei non era mai stata così felice, davvero. Era l'unico ragazzo che avesse mai amato sul serio e desiderato così tanto e con quel gesto sarebbero stati legati per sempre.
Era Febbraio, fine febbraio quando ricevette la proposta e aveva avuto cinque mesi più o meno per organizzare il tutto. Dovevano sposarsi d'estate ovviamente perchè Martin era sempre impegnato con il Real in campionato e poi con la nazionale.
Si sposarono a fine Luglio, in una chiesetta di Funchal. Invitarono pochissima gente perché volevano condividere questo momento solo con chi li conosceva da sempre.
Lei era agitatissima, indossava un vestito bianco in pizzo lungo con lo strascico sostenuto dai suoi due cugini , Junior e Martina. Sì, strano da pensare, ma Cristiano aveva trovato una ragazza seria con cui passare il resto della vita e la piccola aveva sette anni ormai ed era bellissima.
Al suo fianco aveva suo zio con gli occhi lucidi, era emozionato nel vedere la sua nipotina preferita già così grande.
Cominciò la marcia nuziale e dopo un attimo di indecisione si incamminò pronta per entrare in chiesa. Era agitatissima ma sapeva che appena avesse visto quegli occhi si sarebbe calmata e sarebbe stato tutto fantastico. Lo amava e lui amava lei e stavano per promettersi questo amore eterno di fronte a Dio e alle persone loro più care.
Aveva ragione, appena lo vide,le venne da ridere perché non era abituata a vederlo vestito così elegante, tutta l'agitazione sparì e si sentì sicura. Cristiano lasciò il suo braccio e Martin la prese con se per sempre.
Dissero sì entrambi senza esitare, si baciarono per confermare le loro promesse e poi fecero festa fino alla mattina seguente in spiaggia con tutti gli invitati. Fu il giorno più bello della loro vita.
In luna di miele il bel Norvegese la portò tre settimane in Brasile, gli aveva sempre dichiarato apertamente il suo amore per il Brasile ma purtroppo non era mai potuta andarci perché essendo un medico non aveva molto tempo libero per poter visitare tutto lo stato come avrebbe voluto. Karina era davvero felice e si sentiva davvero fortunata per tutto questo benessere.

I don't like being alone || Real MadridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora