KARINA'S POV
Sono in sala d'aspetto da sola, devo fare la prima ecografia. Martin è in ritiro con la nazionale, non mi da fastidio deve coltivare quella sua passione e poi è un una situazione strana. Si allena con la prima squadra ma non viene chiamato a giocare con loro e nemmeno con il Castilla, è molto giù per questa cosa. Vorrebbe davvero giocare.
Sono passate sei settimane di gravidanza e non vedevo l'ora di vedere la creatura dentro di me. È settembre domani compio gli anni, 17, e mi sento alquanto a disagio. Insomma ho fatto la più grande cazzata della mia vita ma sarà pur sempre mio figlio.
Sono passati tre giorni di scuola e sono davvero distrutta. Si studia un sacco e devo abituarmi a parlare solo spagnolo. Ho conosciuto meglio Pedro, il ragazzo che avevo trovato quando ero andata a portare le carte. È simpatico però ha qualcosa che non mi convince, Martin è un pò geloso ed è fantastico.-Karina?
La dottoressa mi chiama e io mi alzo. Sono troppo su di giri. Devo ancora realizzare che dentro di me sta crescendo un esserino.
-Buongiorno, si accomodi pure sul lettino e alzi la maglietta.
Mi distendo un pò esaltata e impaurita.
-È sola? Nessuno ad accompagnarla?
-Ehm no... sono tutti molto impegnati.
-L'importante è che ci sia qualcuno a sostenerti a casa. È molto difficile una gravidanza alla tua età.
Eh già a chi lo dice. Alzo la maglietta e la dottoressa mi mette il gel sull'addome, è così fresco. Prende la macchinetta e comincia a premere sulla mia pancia e sullo schermo vedo comparire una piccola creatura.
O mio dio sta crescendo dentro di me, una lacrima mi scivola sulla guancia.-Essendo alla sesta settimana non vediamo gran che. Quello è il suo cuoricino che batte, per il resto tutto bene. Sta procedendo bene tutto bene e se vuoi sapere il sesso dovrai aspettare il terzo mese.
Il mio piccolo bambino.
Con la carta mi pulisco la pancia dal gel e mi metto a sedere.-Quindi va tutto bene?
-Sì. Ma devi stare attenta all' aborto spontaneo, fino al terzo mese c'è una buona percentuale che avvenga. Devi bandire alcol e fumo, non faticare troppo e stare attenta a non avere incidenti che coinvolgano l'addome.
-Ok grazie mille dottoressa.
-Ah se hai forti dolori addominali o perdite, vieni subito a farti controllare.
-Grazie, Arrivederci.
Le stringo la mano ed esco dall'ambulatorio. Sono molto stupita e niente, un esserino sta crescendo dentro di me. La pancia comincerà a crescere in torno al terzo e quarto mese quindi posso vivere tranquilla ancora per un pò.
Esco dalla struttura, prendo in mano il telefono per chiamare Martin.-Ehy mammina come stai?
Mi giro di scatto e vedo Pedro appoggiato al muro poco più avanti di me.
-Cosa vuoi?
Rispondo scocciata
-Non ci avevi avvisati che sei incinta.
-Non sono affari vostri e tu che fai mi perseguiti?
È simpatico però non mi piace quando la gente mi rompe le palle.
-E Cristiano è d'accordo con questa tua gravidanza o ha picchiato Martin?
Come diavolo fa a sapere tutte queste cose? Che nervoso! Farsi gli affari suoi no?
Lo guardo con una faccia stupita.-Mi informo cara mia.
Mi si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.
Io rimango scioccata da questo suo atteggiamento.-Stai al tuo posto.
-Uff, ti accompagno a casa.
Continuo a camminare in silenzio senza parlare, tanto ci pensa lui a riempire il silenzio. Ad un certo punto gli squilla il telefono, lo tira fuori dalla tasca ma non risponde.
-È maleducazione non rispondere, Pedro.
Vedo il suo sguardo controllare il numero e subito dopo irrigidirsi. È una situazione che non mi piace.
-Tranquilla, richiamo dopo. Dai fermiamoci a prendere il gelato.
Ci fermiamo a prendere vaschette e vaschette di gelato. Fa caldissimo per essere settembre.
Mi accompagna fino a casa e poi se ne va. È simpatico e carino però è molto lunatico e ha un'aria da cattivo ragazzo che non mi convince. È strano.Apro la porta di casa e Junior viene a salutarmi. Non sa che sono incinta o almeno non lo capisce.
-Karinaa!!!
-Amore come mai sei qui?
-Papà è a fare un servizio fotografico. Quindi sono tutto tuo.
-Ho portato il gelato, gusto cioccolato.
Fa un sorrisone a trentadue denti e corre in cucina. Lo seguo e gli porgo una coppetta con due palline dentro.
-Allora, cosa mi racconti cucciolino?
-Il gelato è buono, molto buono. Grazie. E domani papà mi porta di nuovo da Salome.
Fa un sorrisone e poi si immerge di nuovo nel suo gelato. Quel bambino è un mascalzone come suo padre!!
-Ciao amore. Sei tornata, come è andata?
Mi dice nonna entrando in cucina.
-Ciao nonna. Sì tutto bene, io sto bene e anche il bambino.
-Sono contenta ma dovrai comunque dirlo a tua madre. Il fatto che anche Cristiano abbia preso bene tutto ciò è positivo. Vedrai che lo accetterà.
-Sì nonna, ma non ho il coraggio... entro fine settimana le dico tutto.
-Brava piccola mia.
Si avvicina e mi bacia sulla testa.
Non potevo chiedere una cosa migliore: ho una famiglia che mi vuole bene e mi sta sostenendo. È una cosa fondamentale in questa situazione, non mi sento sola anzi. Sarei persa senza di loro.
Il suono del mio telefono che squilla mi sveglia dai miei pensieri. È Martin, vorrà sapere come è andata la visita.
Mi alzo e mi dirigo nella mia stanza.-Ciao amore, spero sia più freddo in Norvegia.
-Si sta bene ma è comunque caldo. Domani torno, giusto in tempo per il tuo compleanno amore. Sei andata alla visita?
-Oh grazie, torni per me. Sì sono appena tornata, tutto bene.
-Oh che bello. Alla prossima voglio esserci, te lo prometto. Sei andata da sola?
-Sì ma fuori ho trovato Pedro.
-Quel ragazzo non mi piace, sul serio. Ha un aria pericolosa Karina.
-Lo so Martin, é inquietante a volte ma fidati di me.
-Io mi fido di te amore ma lui è più forte della mia ragazza e se vuole fargli del male ci riuscirà facilmente.
-Lo lascerò appena mi sembrerà pericoloso ma è anche simpatico.
-Ti prego amore stai attenta. Ora devo andare, mi manchi un sacco, ciao.
-Ciao amore.
Spengo la chiamata e mi butto distrutta sul letto. Perché deve essere sempre tutto così complicato?
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I don't like being alone || Real Madrid
FanfictionKarina è una normale sedicenne, va a scuola e ogni tanto viene chiamata per fare servizi fotografici. Ha passato un'estate fantastica a casa di suo zio, Cristiano Ronaldo, ha conosciuto tutti i giocatori del Real Madrid e anche Martin Ødegaard, una...