Dove sei?

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MARTIN'S POV

Non capisco perché si sia arrabbiata così tanto. Ok forse ho esagerato, ma lei non capisce. Quel tipo non è affidabile.
Dovevamo divertirci qui al campo e invece no...
Raccolgo e rimetto a posto le palle che avevo utilizzato per giocare. Finito ciò torno da tutti gli altri, ma non vedo Karina.

-Martin, dove hai lasciato la tua sposa?

Mi chiede Enzo avvicinandosi.

-Non è qui?

-Dopo che siete "scappati" non la ho più vista.

Questa cosa mi preoccupa assai. Sì è davvero arrabbiata e deve essere andata a casa.
Mi allontano da Enzo e mi dirigo da Cristiano. Assisto ad una scenetta alquanto strana: lui e suo figlio con la parrucca fucsia e nera in testa che giocano. Riderei se non fossi in ansia per Karina.
Mi avvicino e parlo a Cristiano.

-Ehm, scusami ma non è che hai visto Karina? Non è che ti ha chiamato o cose del genere?

Mi guarda con uno sguardo preoccupato e interrogativo.

-No, perché? Avrebbe dovuto?

-Boh, non lo so... è che non la trovo più.

-Cosa è successo Martin?

La sua voce si fa forte e seria.

-Niente, gli ho solo fatto un osservazione che non ha gradito ed è andata via arrabbiata.

-Ah le donne... sarà andata a casa tranquillo, prova a chiamarla.

-Sì, forse hai ragione.

Mi allontano dal gran trambusto della festa per chiamarla. Compongono il numero ma il telefono squilla a vuoto. Metto giù e provo una seconda volta ed una terza. È logico che non mi risponda... abbiamo appena discusso.

Torno da Cristiano e interrompo la sua conversazione con una bella donna.

-Cristiano, scusami, ma a me non risponde. Sono preoccupato, potresti chiamarla tu?

-Va bene Martin, ma stai tranquillo che mi metti ansia.

Prende il telefono e lo avvicina all'orecchio. Dopo secondi interminabili lo stacca e riprova a chiamare.

-Non risponde nemmeno a me... questa cosa non va bene. Martin, ora fai preoccupare anche me.

-Non è da lei andarsene, non è da lei non avvisare e non è da lei non rispondere.

-Hai ragione... vado a prendere la giacca. Aspettami qui.

Ora ho davvero un brutto presentimento, non è da Karina comportarsi in questo modo. Sento il cuore farmi male. "Lei sta bene" cerco di ripetermi per convincermi di ciò ma non sembro riuscirci. Mi sento male... lei deve stare bene... non posso perderla.

CRISTIANO'S POV

Martin è riuscito a mettermi ansia. Spero che vada tutto bene, non è da Karina comportarsi così.

Mi giro verso la ragazza con cui stavo parlando, un'amica di James, e le chiedo se può controllare che Junior non si faccia male, poi vado da lui.

-Ehi, piccolino. Io devo andare, ma torno subito. Karina si è persa per strada e devo andare a recuperarla.

-Vaa bene. Ti aspetto.

Mi dice con voce strozzata.
Mi dirigo dentro al centro per prendere la giacca e trovo James.

-Proprio te cercavo. Ho una cosa urgente da fare, poi ti spiego. Nel caso non fossi qui prima di sera potresti portare Junior a casa con te?

-Certo Cris. Lo tengo d'occhio e poi a lui non dispiacerà, ha una certa affinità con Salome.

-Grazie amico.

Gli do una pacca sulla spalla, mi infilo la giacca ed esco.

-Vieni con me norvegese.

Dico andando in contro a Martin

-Sicuro?

-Certo! Tu mi hai messo quest'ansia e ora tu mi aiuterai a toglierla.

Mi dirigo verso la mia Porche, fuori dall'impianto e saliamo in macchina.

-Io non volevo metterti ansia, Cristiano. È solo che ho un brutto presentimento.

Guardo il ragazzino seduto affianco a me e lo vedo davvero preoccupato. Ci tiene davvero.

-Tranquillo, ora vedrai che andremo a casa e la troveremo.

Dico per convincere anche me stesso.
Passiamo tutto il tragitto in silenzio pensando alle nostre cose.

Arrivo e parcheggio davanti al cancello di casa, scendo velocemente e apro il cancello. Martin mi segue.

-Non ci sono luci accese...

Osserva il Norvegese guardando dentro casa. Effettivamente ha ragione.
Infilo molto lentamente la chiave nella toppa e la giro. Ho quasi paura di aprire la porta, ma lo faccia.

-KARINAAA

Urliamo io e Martin entrando in casa. Non riceviamo risposta.
Vado al piano di sopra per cercarla ma non la trovo. Scendo sotto, ma non è neppure lì.

-Non c'è vero?

-No Martin... prova a richiamarla.

Intanto penso a dove possa essere andata. Non possono averla rapita, non può essere vero.

-Non risponde, parte la segreteria.

Dolores!! Da mia madre, forse.
Prendo il telefono e chiamo a casa sua.

Non è nemmeno lì e non la ha sentita. Ho mandato mamma a prendere Junior al campo per tenerlo a casa con lei.

-Non è nemmeno da sua nonna... io non so più dove cercare Martin.

Mi accascio sul divano disperato.

-Ora provo a chiamare sua madre...

Prendo il telefono e compongo il numero di Katia.

-Cristiano, ciao!!

-Ehy sorellina... ascolta, non è che hai sentito Karina oggi?

-No, oggi no. Perché?

-Non riusciamo più a trovarla... sono un pò preoccupato.

-No... non può essere... non saranno mica dei sicari dei drogati vero?

Impallidisco, non ci avevo pensato. Ma sembra strano.

-Da Madeira sono arrivati fino a qui? Non penso...

-Sta sera prendo il primo aereo e arrivo lì, Cristiano. Non possono averla presa.

Metto giù e torno a guardare il norvegese.

-Per oggi non possiamo fare altro Martin. Spero solo che si sia allontanata volontariamente e che tornerà. Prima delle 24 ore non possiamo denunciare la scomparsa.

Impazzisco solo a pensare che lei sia scomparsa... io non ci posso credere.

-Vieni in macchina. Ti porto a casa.

-Come faccio?!

-La troveremo Martin, la troveremo.

*** Spazio Autrice ***

Oggi cerco di farvi un regalo e pubblicare tutta la storia finitaa♡

I don't like being alone || Real MadridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora