Confusione

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KARINA'S POV

Fuori la pioggia continua a cadere incessantemente. Il cielo è grigio e triste, proprio come me.
Martin è tornato in Spagna e io non so neanc'ora cosa fare. Lucas si è arrabbiato e da due giorni non mi rivolge la parola. Ora come ora vorrei scappare, andarmene da qui. Andare da Martin ma non ho il coraggio.

-Sei sempre depressa che noiosa. Vuoi passare la ricreazione a fissare la pioggia?

Mi rimprovera Giulia

-Blah blah blah. Come sta Enrique? Il tuo uomo

Chiedo per cambiare discorso e per evitare di dover pensare.

-È arrabbiato ultimamente perché il suo capo lo mette sotto con il lavoro, è così qui... bisogna spaccarsi il culo per quattro soldi.

-Hai mai pensato di andartene?

-Da Madeira? Si sempre. Voglio andare via, andare in un posto dove posso fare fortuna. Mi sento chiusa in gabbia, è troppo piccola questa isola per me.

-Verrò via con te, andiamocene.

-No adesso no, dopo. Finiamo la scuola e siamo libere.

Il suono della campanella ci interrompe e torniamo in classe.

[...]

-C'è un sacco di roba per domani.

-E io ho un sacco di cose da recuperare, ho saltato un sacco di lezioni.

Mi lamento con Giulia, scendendo le scale della scuola. Mi guardo attorno per vedere se anche Lucas sta scendendo con noi

-Non c'è in giro eh? Comunque il fatto che Martin sia venuto fin qui e tu non abbia fatto niente non lo capisco.

-Non mi capisco neanche io...

Usciamo dalla porta della scuola e ci dirigiamo verso il cancello. Ha smesso di piovere però il cielo è ancora nuvoloso e cupo, una giornata fantastica.

-Non è venuto a prenderti il tuo amor?

-No, ci tengo a fare la strada con te.

Mi guarda aspettando un mio ringraziamento ma scoppiamo a ridere.

-Merda Ka! Sono i soliti spacciatori! Ed è Carlos.

Mi giro a guardare dentro il vicolo in cui guarda la mia amica. Ci sono i soliti spacciatori, gli scagnozzi dell"amico" di mio padre e stanno picchiando Carlos.
Giulia è immobilizzata, io mi metto ad urlare e corro in soccorso del mio amico.

-Disgraziati! Lasciatelo in pace!

Sì girano di colpo verso di me e impauriti se la danno a gambe.
Carlos è disteso per terra con un sacco di sangue attorno. Mi inginocchio vicino a lui e gli prendo la testa tra le mani. Ha un taglio profondo sul braccio, lividi ovunque, il naso sanguinante e il labbro tagliato.

-Giulia! Muoviti cazzo! Vai a casa prendi disinfettante e garze e chiama un ambulanza! Muoviti.

Urlo in preda al panico e lei si mette a correre verso casa.
Mi levo la giacca e la lego attorno al suo braccio per cercare di fermare il sangue.

-Ahi! Karina... sto morendo?... scusami...per tutto...

-Shtt stai buono! Come diavolo hai fatto a ridurti così?

-Stavano vendendo droga ad un ragazzino e gli ho detto di andare da un altra parte se no avrei chiamato la polizia e...

-Ho capito. Ora stai calmo e riposati, presto arriverà l'ambulanza.

I don't like being alone || Real MadridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora