Carnevale

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KARINA'S POV

-Uffa non hai niente di intrigante da metterti per uscire.

Sbuffa Giulia buttandosi sul mio letto dopo aver rovesciato il mio armadio in cerca di qualcosa da cui mascherarmi.
Lei è vestita da donnina eccentrica. Minigonna, calze a rete, un top e tacchi a spillo, rossetto rosso e capelli piastrati. Lei è così, non pensa a niente, fa quello che le pare.

-Sul serio, che noia. Non so proprio come conciarti.
Aspetta e quella?

Si alza di scatto dal letto e io la seguo con gli occhi. Torna vicino all'armadio e prende una maglia. Quella maglia.

-Hai anche i pantaloncini?

Mi chiede con la maglia in mano.
Pensavo mi chiedesse perchè ho una maglia da calcio, del Real, nell'armadio ma evidentemente dovrebbe essere normale dato che mio zio gioca in quella squadra.
Ma quella è di Martin. Martin. Era da un pò che non pensavo a lui. Domenica ha anche giocato e io me ne sono completamente dimenticata, pian piano mi sta passando. Lucas mi sta aiutando a dimenticarlo ma la sensazione di vuoto nello stomaco non se ne va. Ci vorrà tempo, ci vuole sempre tempo. Basterà aspettare e tutto si sistemerà, ora che ho la certezza che mi ha dimenticata non c'è più nessuna speranza.

-Allora? Dormi con gli occhi aperti?

Giulia mi ridesta dai miei pensieri.

-Cosa? Ah si si.

Mi alzo e apro l'armadio in camera di mia madre. Lì ci sono tutte le cose calcistiche.
Prendo i pantaloni, i calzettoni, le scarpette e torno in camera da Giulia.

-Perfetto. Almeno ti vesti da qualcosa anche se non è molto originale come cosa, ma non importa. Rimediaremo con il trucco.

-Vai con calma, non voglio sembrare un pagliaccio.

Giulia scoppia a ridere e io vado a cambiarmi. Mi metto i pantaloncini, i calzettoni lunghi e le scarpette. Mi donano ed è comodo come abbigliamento, chissà forse potrei diventare calciatrice.
Nah, voglio fare qualcosa di utile.
Osservo la sua maglia sopra il mobile. È la prova del nove, se me la metto e non succede niente allora vuol dire che mi sta passando.
La prendo e lentamente me la metto. È ancora impregnata del suo profumo e mi sembra di averlo accanto a me che mi abbraccia. La voragine nello stomaco fa male, mi scende una lacrima fredda sulla guancia. Non mi è passata, non mi sta passando, sto sempre male.
Mi asciugo la lacrima e mi dirigo da Giulia per sfoggiare il mio abbigliamento

-Che gnocca! Ti dona proprio un sacco questo abbigliamento! La nuova promessa del calcio!

-Si non esageriamo, mio zio basta e avanza.

-ahahaha hai decisamente ragione. Ora dobbiamo trovare un modo per coprire quella schifezza che ti ha fatto Carlos e trovare come sistemarti i capelli.
Trecce! Sì sì molto sexy.

Prende la spazzola e mi fa due trecce ai lati della testa, è molta brava. Poi mi trucca, trucco leggero come le avevo chiesto e mette tre chili di fondotinta sul succhiotto.

-Ora serve solo un pallone. Vado a prendetelo e poi sei una gnocca assurda.
Giulia esce di corsa e io mi guardo allo specchio. Non ha tutti i torti, sono carina, mi dona questa tuta.

-Bene, mettilo sotto braccio.
Nah non mi piace, mettilo sotto il piede. Si perfetta.

Prende il mio telefono, mi fa una foto e la posta su instagram.

-Dai ragazza scendiamo che Lucas ci starà aspettando.

-Può suonare il campanello.

-Ha paura di essere mangiato da tua madre

-Sì lo so è un pò scortese con lui

-E ha ragione ad esserlo. Ricordati che è Lucas.

Scendiamo le scale e saluto mia madre sul divano avvisandola che avrei pranzato fuori ma sarei tornata per cena.

-Wau...

Esclama Lucas quando mi vede e comincia a fissarmi. Una cosa che odio.

-La ho conciata per bene eh?

Ammicca Giulia verso il ragazzo.

-È fantastica. Ti dona questo abbigliamento.

-Grazie.

Rispondo imbarazzata a questi complimenti.
Ci dirigiamo tutti assieme verso il centro.

[...]

-Dov'è andata Giulia?

Urla Lucas per sovrastare il rumore della musica assordante che ci circonda.

-Non ne ho idea, dev'essere andata via con il suo ragazzo.

-È molto libera, fa quello che vuole. Mi piace come ragazza.

-Mi dispiace dirtelo ma tu non piaci a lei.

-No no non in quel senso.

-Ahahahahah meglio per te allora.

-E a te interessa qualcuno?

Questa domanda mi spiazza. Non saprei cosa rispondere, sì lo saprei però non voglio.
Mi fissa in attesa di una risposta, io distolgo lo sguardo e faccio finta di non aver sentito la domanda. Meglio così.

-Andiamo in un luogo più tranquillo che ne dici?

In effetti c'è un sacco di gente ed un sacco di rumore e bisogna urlare. Io non amo tutta questa confusione.

-Sì hai ragione.

Mi guarda con una faccina sognante ed è davvero buffo, fa quasi tenerezza.
Ma cosa sto dicendo? È Lucas, amici va bene ma qualcosa di più no, è uno stronzo e mi farebbe soffrire.
Mi distoglie dai miei pensieri prendendomi la mano. È calda e morbida ma mi sento a disagio, troppa confidenza.
Mi trascina lontano dalla confusione, in un parco.

-Ti ricordi questo posto?

Mi chiede prendendomi alla sprovvista.

-Cosa? Hm...aspetta sì! Mamma non voleva che ci venissi perché c'era la "gente cattiva" ma io e Giulia ,testarde, eravamo venute lo stesso e tu ci seguivi. La gente cattiva ci voleva far male e tu le hai prese al posto nostro. Ahahaha

-Quanti anni avevamo,8? Vedi? So essere gentile da sempre.

-È successo una volta in 16 anni di vita.

- Due. Non scordarti quel sabato.

-Sì ok smettila, comunque ci stavi seguendo.

-Sì, il mio intento era di farvi i dispetti, come sempre.

-Non cambi mai Lucas! Comunque tutta questa gentilezza?

-Ho capito che non serve a gran che essere stronzi e giocare con gli altri.

-La redenzione. Hai cominciato a ragionare. Un miracolo.

Davvero ha capito che non serve trattare di merda la gente? Fin da piccolo faceva sempre i dispetti a me e Giulia però era simpatico diciamo. Dio non capisco più niente.
Mi alzo dalla panchina in cui ci eravamo seduti e mi metto a camminare per schiarirmi le idee. Non so perchè ma mi sento confusa, il buco sullo stomaco non è scomparso, il che vuol dire che mi piace ancora Martin, ma sentire queste cose dette da Lucas mi fa uno strano effetto e mi fa uno strano effetto quello che sta accadendo fra noi. Forse è il modo giusto per chiudere definitivamente con il passato.

Due mani sui miei fianchi mi fanno sobbalzare. Mi volto per guardarlo ma...

***Spazio Autrice***

Mi faccio dei trip assurdi a scrivere questa storia ma è fantastica ☆

GRAZIE PER LEGGERE BELLEZZE ♡

I don't like being alone || Real MadridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora