KARINA'S POV
Cerco di spegnere la sveglia con la mano ma non ci riesco, devo aprire gli occhi e fare le cose fatte bene.
Il fatto che io abbia dormito è positivo, vuol dire che Cristiano è riuscito a svuotare il salotto.
È presto ma d'altronde devo prepararmi per bene, sono stata invitata alla partita e non posso arrivare tardi.
Scendo in cucina per fare colazione e trovo tutti già a tavola, c'è la nonna con Junior perchè Cris ha bisogno di vedere il suo piccolo prima delle partite per potersi rilassare.-Karinaa sbrigati ci sono i pancakes buoni buoni, se no li mangio tutti io.
Mi dirigo verso di lui e lo saluto con un fortissimo bacio sulla guancia, poi saluto allo stesso modo anche gli altri due.
-Martin mi avrebbe invitata a vedere la partita del Castilla dopo... non è che qualcuno potrebbe accompagnarmi?
-Ti porto io se ti va bene e ti vengo a prendere subito quando finisce perché alle quattro devo stare in ritiro per la partita di sta sera.
-Perfetto, grazie mille. Alle 11:00 in garage.
-Ma io volevo giocare con te oggi...
-Scusami piccolo, giuro che quando torno staremo sempre assieme.
-Sì perché sono io il tuo uomo.
Mi dice questo con un sorriso enorme in faccia, lo prendo in braccio e gli gratto la testa con il pugnetto. È riuscito a mettere addosso anche a me un sorriso di serenità.
Lo riappoggio per terra e mi dirigo di sopra per vestirmi.
Non ho proprio idea di come vestirmi, non sono tipa da stadio, le partite preferisco vederle alla tv. Decido di mettermi dei pantaloni ed un maglione, è Gennaio e fa freddo. Mi trucco leggera come sempre, metto le mie DM e sono pronta.Sono sugli spalti dello stadio con un sacco di altra gente che non conosco. Mi sento abbastanza a disagio ma sono qui per lui, devo sostenerlo, soprattutto dopo che mi ha detto quelle cose ieri,devo fargli capire che io credo in lui.
Mi vibra il telefono, è Martin. Tra poco più di mezz'ora comincia la partita, cosa deve dirmi?M:Ehy Ka sei arrivata?
K:Si si. Concentrati sulla partita stupido!
M: Parole d'amore come sempre. Comunque sono troppo nervoso, vieni giù a confortarmi ti prego
K: Tu sei pazzo
M: È per questo che mi vuoi bene. Dai scendi sto per esplodere. Ti aspetto alla reception.
Che palle ora dovevo subirmi un altra figura di merda. Io non sono di casa qui e nonostante l'ambiente abbia un atmosfera accogliente nei giorni di partita cambia totalmente, c'è gente ovunque e la cosa mi mette a disagio.
Scendo e mi sento come se stessi commettendo un crimine, in questo momento sono una semplice spettatrice che vuole intrufolarsi negli spogliatoi.
Riesco ad arrivare alla reception e lui è girato di spalle con addosso la tuta per il riscaldamento. Sta benissimo vestito così, il colore poi gli calza a pennello,é l'abbigliamento con cui è più carino.-Ehy campione, hai intenzione di scappare?
Si gira e rimane a fissarmi... un'altro dei momenti imbarazzanti che odio...
-E tu pensi di assistere alla partita vestita così?
-Cosa c'è che non va?
-Non sembri una tifosa felice di essere allo stadio... nessun cappello, nessuna sciarpa, nessuna maglia con sopra lo stemma del Real e niente occhi luccicanti
Scoppio a ridere e lui mi guarda al quanto contrariato.
-Guarda che sto dicendo sul serio
-Scusa se non ho un intera cabina armadio dedicata alla tua squadra ma sai com'è, sono portoghese e le squadre Spagnole non sono le mie preferite
-Aspetta qui, rimedio io.
Scompare in un corridoio e poco dopo esce con una maglia in mano,me la mostra e capisco che è la sua. Me la porge dicendomi di metterla.
-Ma sei pazzo? E tu cosa ti metti per giocare
-Stai tranquilla ne ho altre due in spogliatoio. Mettila così saprò che tiferai per me.
La prendo e vado in bagno a cambiarmi velocemente.
-Allora felice?
Dico quando esco e lo trovo ancora lì ad aspettarmi, ho davvero paura che si perda la partita...
-Contentissimo ma ancora nervoso.
-Stai tranquillo Martin sei fantastico, devi solo restare concentrato.
All'improvviso mi abbraccia un uno di quegli abbracci che io amo, quelli improvvisi e forti da toglierti il fiato ma molto brevi che ti fanno capire che aveva voglia da molto di farlo.
Mi ha presa alla sprovvista così non ho il tempo per ricambiare.-Ok ora già meglio, ma devo andare
Dice e mi dà un bacio sulla guancia.
-Grazie Ka.
-Fagli vedere chi sei, campione.
Sussurro mentre si allontana, dubito che mi abbia sentita.
Torno sugli spalti con un sorriso da ebete stampato in faccia. Sono felice, dopo tanto posso dire di esserlo davvero. I ragazzi entrano in campo per il riscaldamento e si alza un lieve venticello che mi fa respirare il suo profumo, proviene dalla sua maglia. Non me ne ero resa conto ma la maglia è impregnata del suo odore. Decido che non gliela restituiró mai più .Le squadre sono schierate e l'arbitro fischia l'inizio della partita. Il Castilla impone il suo dominio sul campo fin da subito con tutti i giocatori impegnati al massimo. Martin crea numerose occasioni tra cui anche quella del gol dell 1-0.
Gioca molto bene per avere soli diciassette anni, si vede che prende a cuore il suo "lavoro" e ci tiene a vincere.
Passo tutta partita con gli occhi incollati al norvegese e ad urlare come una pazza quando segnano. Non mi sono mai vista così presa da una partita di calcio, ho un adrenalina fantastica in corpo e mi sembra di capire perfettamente gli umori della squadra.
Dopo un ora e mezza c'è il triplice fischio dell'arbitro e la felicità di tutti è palpabile. Abbiamo vinto 2-1 e sono felicissima anche se Martin neanche questa volta è riuscito a fare gol.
Scendo e mi dirigo verso l'entrata, mi sarei seduta e avrei aspettato che Martin uscisse per fargli le congratulazioni e per aspettare con lui mio zio che sarebbe arrivato fra mezz'ora. Ma quando attraverso il corridoio degli spogliatoi noto una scenetta molto simpatica... una ragazza mora vede Martin e gli corre incontro per abbracciarlo. Ho pensato subito ad una fan rompipalle ma lui ha ricambiato l'abbraccio e subito dopo i due si stanno baciando.
Rimango altamente schifata dalla scena, ho le lacrime che mi salgono agli occhi. Esco e chiamo subito mio zio per dirgli di arrivare subito e in pochissimo tempo tempo arriva.
Salgo in macchina e lui sta per aprire bocca quando lo fulmino con lo sguardo e capisce che non è il momento migliore per conversare.
Quindi mi aveva presa per il culo? voleva che fossi il suo stupido giochetto per rompere la monotonia della solita ragazza? Mi sento tradita e ferita, lo so che non dovrei, in fondo siamo solo amici, ma mi aveva detto delle cose speciali, mi aveva fatta sentire speciale per lui ma alla fine valgo meno di tutte quelle oche ( come le ha definite lui) che gli girano attorno. Non sarei mai dovuta venire qui punto! Aveva ragione lo zio e mi sento malissimo, ho voglia di piangere.-Parto subito, voglio andarmene da qui.
Dico ad un certo punto senza neanche rendermene conto.
***Spazio Autrice***
Boommm ecco un altro capitolo, spero vi piaccia...
Comunque fra poco compie gli anni il mio Cristiano ♡ e ogni anno il suo compleanno mi mette sempre più ansia... saranno già 31, merda cone passa il tempo!! Non voglio che diventi vecchio perchè poi dovrà ritirarsi dal calcio e non voglio >. <COMUNQUE GRAZIE PER LEGGERE E UN BACIO
ZAOO
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I don't like being alone || Real Madrid
FanfictionKarina è una normale sedicenne, va a scuola e ogni tanto viene chiamata per fare servizi fotografici. Ha passato un'estate fantastica a casa di suo zio, Cristiano Ronaldo, ha conosciuto tutti i giocatori del Real Madrid e anche Martin Ødegaard, una...