I campioni a casa

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-CAMPIONIII CAMPIONIII

-Giulia calmati è tutta la notte che cammini per la stanza urlando, dovresti dormire.

Si gira e mi fulmina con lo sguardo

-Ma ti pare?!? Ho dormito anche troppo, mi sono persa la partita e ora mi voglio godere il festeggiamento.

-Datti una calmata però, hai fatto fuggire pure Martin...

-Non è vero, lui è andato a casa tua perché era stanco, io non sono stanca quindi non vado a casa, semplice. Secondo te riusciamo ad andare a vedere la sfilata a Lisbona?

-No, è quasi mezzogiorno e non ti dimettono prima di sta sera.

Giulia si gira e si dirige verso il bagno.
È andata fuori di testa, festeggia sempre e comunque e mi sta facendo impazzire. Questa mattina erano passati Carlos ed Enrique a vedere come stava e lei parlava solo della nazionale. Con Enrique non vuole proprio parlare, il gesto che ha fatto è da vigliacchi secondo lei, abbandonarla nel momento in cui aveva più bisogno di qualcuno a cui appoggiarsi.
Sono stata a casa con Martin questa mattina e quando era ora di tornare si era addormentato sul divano.
Quando mi sono presentata in camera di Giulia, decorata in ogni angolo con colori verdi e rossi, mia madre mi aveva chiamata per avere notizie della mia pazza amica.

-Sai, ho pensato di fare il medico.

Dico a Giulia mentre esce dal bagno.

-Dottoressa Karina... È una cosa buffa.

-Perché? È colpa tua sai? Se non eri mezza morta davanti ai miei occhi non mi sarei mai sognata una cosa del genere.

-Buffa perché ci vuole impegno... sono contenta di averti dato l'ispirazione. Vai, vai in Spagna con Martin e studia lì. Hanno sicuramente università migliori delle nostre e se con Martin non dovrebbe funzionare avresti un altro motivo per restare lì.

Aveva ragione, forse sarei dovuta andare a Madrid. Sarebbe stato tutto più facile e avrei preso in mano la mia vita.
Entra l'infermiera portando il cibo alla mia amica e chiedendole di calmarsi. Giulia si mette a mangiare e accende la Tv per guardare poi i festeggiamenti in diretta. Io appoggio la testa stanca ai piedi del letto e sollevata mi addormento.

[...]

-De vi fare proprio una bella vita te allora...

Sento Carlos parlare con voce molto bassa e sognante. Il lenzuolo del letto mi pizzica il naso quindi apro di scatto gli occhi trattenendo uno starnuto.

-Non è così facile come pensi, devo impegnarmi molto e... buongiorno dormigliona

Martin, la sua voce così musicale. Ma da quando Carlos e lui sono amici?

-Ehy, scusate non volevo interrompervi... ma mi veniva da starnutire... come va?

-Parla piano che Giulia sta dormendo

Mi raccomanda Carlos.

-Oh che bello, ha passato tutta la notte a urlare e festeggiare... per fortuna si stanca anche lei.

Scoppiamo a tutti a ridere molto silenziosamente, poi Carlos ci saluta e torna a casa. Ho dormito sei ore in una posizione molto scomoda ed ora ho anche il torcicollo.

-Sei molto stanca, andiamo a casa?

-No, voglio aspettare che si svegli e voglio salutarla. Hanno già fatto i festeggiamenti?

-Sì, stavi dormendo profondamente e Giulia stava versando litri e litri di lacrime. Vado giù a prenderti un caffè che ti svegli e così sarai più presentabile.

I don't like being alone || Real MadridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora