Preparativi

326 10 0
                                    

KARINA'S POV

-Piccola mia, come sta il tuo amico?

Chiede mia nonna vedendomi entrare in casa. Sono appena tornata dall'ospedale, ero andata a trovare Carlos.

-Bene dai, sta sera lo dimettono. Non ha niente di grave, solo qualche contusione per fortuna.

Mi avvicino a lei e le do un bacio in guancia, mi fa sempre piacere vedere la nonna.

-Speriamo la smettino presto e non si ripeti la storia di tempo fa...

Dice con una faccia buia. Hanno tutti paura che io mi faccia del male da sola ma sono cresciuta, non ho più dodici anni.

-No tranquilla...cambiamo discorso, quanto rimani ancora?

È venuta a trovarci perché sentiva la nostra mancanza e le manca anche Madeira. È cresciuta qui, ha a cuore quest'isola.

-Domani mattina parto. Cristiano ha organizzato qualcosa per la sera e io starò con il mio nipotino.

Dice nonna con gli occhi a cuoricino. Siamo tutti pazzi di quel bambino.

-Sì è trovato una ragazza seria con cui passare San Valentino?

-No no. Hanno organizzato una cosa per James. Non mi ricordo.

-Ok mi sembrava strano.

Mi alzo dal divano e vado da mamma in cucina. Mi chiede di Carlos e cosa ho fatto questo pomeriggio. Mi siedo sulla sedia.
La nonna torna in Spagna domani mattina. Domani mattina... ho pensato molto in questi giorni e ho voglia di Martin, davvero tanto bisogno di lui. Potrei andare da lui e dirgli tutto, ho capito che questo non implica che io debba stravolgere la mia vita. Può funzionare, non so come ma devo provarci.

-Karina... domani sera sto fuori. Esci anche te?

Mi dice mia madre finendo di preparare la tavola e risvegliandomi dai miei pensieri. Ha un viso titubante, sembra quasi impaurita dalla reazione che io possa avere. Ho capito che si sta vedendo con uno, ha il diritto di essere felice e rifarsi una vita ma ora come ora non riesco a pensarci seriamente.

-Pensavo di andare in Spagna con la nonna...

-Sarebbe una fantastica idea, mi terresti compagnia.

Risponde nonna tutta esaltata mentre mamma ci fulmina con lo sguardo. Mi aspettavo che avrebbe disapprovato

-No, salti scuola e hai già abbastanza distrazioni per la testa.

Posa il cibo in tavola e cominciamo a cenare. La dote fantastica di mia madre è che cucina divinamente così poco dopo abbiamo già ripulito i piatti.

-Mamma ti prego. Devo risolvere una cosa.

La imploro mettendo i piatti nel lavandino.

-Dai su Katia. Lascia venire la ragazzina con sua nonna.

-Non intrometterti mamma, deve andare a scuola e non distrarsi con cose impossibili.

Mi sono rotta di sentirmi dire cosa devo fare e cosa no, è la mia vita. Sono stanca, triste e incazzata e ho davvero voglia di vedere Martin quindi domani parto, costi quel che costi.
Mi dirigo in salotto alquanto scocciata quando Dolores arriva esaltata e accende la tv perché sta sera gioca lo zio.

-Nonna ti prego portami con te.

-È per un ragazzo?

La guardo con aria sbalordita.

-Sì

-Lo sapevo! Vabbene piccola però dovremo partire presto presto per non farci vedere da tua madre, anche se mi odierà lo stesso.

-Grazie nonna, sul serio. Ho davvero bisogno di vederlo.

-Domani voglio tutti i dettagli.
Ora guardiamo la partita.

Mi alzo dal divano e vado di sopra in camera. Non sono mai stata così felice. Lo rivedrò e adesso che so cosa prova per me è ancora più bella la cosa. Dovrò dirgli quello che provo io e non sarà facile.
Avviso Giulia della mia partenza e guardo sul telefono se lui ha partita. Uffi proprio il giorno di San Valentino, anche fuori casa. Devo trovare un modo per raggiungerlo.
Vado in bagno e riempio la vasca. Farmi un bagno mi schiarirà le idee, sono sempre così confusa e molte volte mi faccio problemi per niente.
Sono nel bel mezzo del mio trattamento quando il telefono comincia a vibrare. È Lucas.

-Ciao Lucas...

-Ehy Ka... scusa se non mi sono fatto sentire...e scusa per come mi sono comportato l'altro giorno solo che vedere lui arrivare dal nulla e portarti via mi ha dato fastidio.

Portarmi via? Ha paura che io me ne vada? Non è da Lucas preoccuparsi di queste cose.

-No tranquillo non importa.

-Sono andato a trovare Carlos, lo hanno dimesso. Mi ha raccontato che gli hai salvato la vita. Non sei più arrabbiata?

-Esagerato. No non sono più arrabbiata. Il succhiotto non c'è più, la sensazione di schifo è passata e poi era ubriaco e stravolto... lo capisco in un certo modo. Ma non vuol dire che io lo stia giustificando.

-Ho capito... domani sera che fai?

Non voglio dirgli la verità, sono affari miei. Devo inventarmi qualcosa.

-Viene nonna a trovarci e quindi pensavo di stare con lei.

-Ah va bene. Ci sentiamo ciao.

Dal tono si capisce che è deluso. Ma cosa si aspettava? Lo saluto e riaggancio.
Con i miei amici ho sistemato, almeno un aspetto della vita sta andando bene.
Esco dalla vasca, mi asciugo e mi metto il pigiama. Dopo aver sistemato tutto mi dirigo in camera e mi metto sotto le coperte quando bussano alla porta.

-Ho convinto tua madre. Possiamo partire normalmente.

-Grazie davvero nonna. Non so come tu abbia fatto ma grazie.

-Penso che lottare per amore sia un buon motivo per farlo e anche tua madre lo pensa. Basta farglielo ricordare.

Detto questo chiude la porta e mi lascia sola con i miei pensieri. Devo pensare a come presentarmi lì, cosa dire, cosa fare e se lui mo accetterà dopo che lo ho trattato così male.
Confido in Dio, anzi nella potenza dell'amore. Mi è sempre sembrata una cavolata ma ora sto cominciando a crederci. Solo l'amore ti fa sentire così: libera eppure sempre legata a qualcosa, felice, spensierata e ti fa vivere la vita istante per istante ed è la cosa più umana che ci sia.

*** Spazio Autrice ***

DOMANI È Già Pasqua... ho una miriade di cose da fare per scuola ma zero voglia di farle e allora scrivo. Mi intrippa stra un botto scrivere sta storia😂

GRAZIE PER LEGGERE E STELLINATE ☆
GRAZIE SUL SERIO♡

CIAO E BUONA PASQUA

I don't like being alone || Real MadridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora