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Mancavano due giorni alla partenza di Lis e la sua famiglia.
Il giovedì, si sveglia con i capelli scomposti, il letto in disordine. Scende le scale per andare in cucina e vede il fratello di trenta anni. Subito dice <Che ci fai qui? Non dovresti lavorare?>
<Già, dovrei. Sono stato licenziato. >
<Oh...e la mamma e il papà lo sanno??>
<No.> Poi, a voce bassa aggiunse <Ti prego, non dirglielo. Troverò qualche scusa.>
<Okay. Ma sai che dopodomani noi partiamo vero? >
<Sì. Con i soldi dell'ultimo stipendio ho comprato il biglietto per venire con voi,facendo finta di voler stare con i parenti. Questa è la prima scusa, poi ne troverò un'altra.>
All'improvviso scese la mamma dei due, la signora Victoria. <Hey! Ansel! Ciao!
Che ci fai qui? Non dovresti lavorare? >
<Ho preso dei giorni di festa. Partirò con voi! Ho comprato il biglietto. È sul tavolo,vedi!!>
<Ma è meraviglioso!Tuo padre verrà domani pomeriggio, per lavoro.>
<Va bene. Ora vado nella mia vecchia cameretta.>
<La devi ripulire e sistemare. Nessuno ci entra da anni.>
Lui annuì, salendo le scale.
Lis, disse alla madre <Ieri sono uscita con Dora. È stato noioso. Mi ha fatto conoscere due tizi, delinquenti. >
<Sì positiva a volte dai!>
E così dicendo, se ne andò anche lei.
Lis, rimase da sola in cucina, aprì le finestre ma vide che pioveva, il che valeva a dire niente partire di calcio.

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