37)

7 1 0
                                    

Era Luke.
Lis sospirò è si sedette vicino a Fede. Era preoccupata, si vedeva, ma rispose lo stesso.
<Pronto?>
<Lis ho bisogno di parlarti.>
<Di cosa Luke?>
<Di noi.>
<Ma che noi?! Allora non siamo né fidanzati, né parenti e né amici perché a stento ci guardiamo e ci parliamo. > disse urlando.
<Prima cosa, non urlare con me. Seconda cosa vorrei sapere chi è quel deficiente che stava con te oggi e, terza cosa sei tu quella sbagliata, tu.>
<Io...i-io non s-sono sbagliata...>
<Invece sì. Altrimenti non mi tratteresti così. >
<Basta Luke, basta per favore...>
<No, lo dico io a te basta. Sai che mi stai uccidendo vero?>
Lis chiuse la telefonata e qualche lacrima iniziò a scendere sul suo viso. Lei cercò di non farsi vedere abbassando la testa e continuando a mangiare il gelato ma Fede, le fece alzare la testa. <Lis, non piangere...>
<Cavolo dici Fede! Hai sentito che mi ha detto?!> urlò e si alzò da dove era seduto lui.
Fede si alzò e uscì dalla camera. Andò giù, facendo pensare a Lis che se ne fosse andato.
Lei allora scoppiò in un pianto profondissimo.
Fede risalí ed aprì la porta senza fare rumore. Si inginocchió davanti a lei dato che era per terra in un angolo della stanza e disse <Lis, ascoltami ti prego.>
<Per favore esci...>
<No. Non esco. Al costo anche di vestirmi da banana e saltare per tutta la città con quel costume!>
Lis rise ed alzò la testa verso di lui.
<Wow, sembri un clown!>
<Per il trucco vero?>
<Già. Comunque...che ne dici se facciamo una battaglia? >
Lis corrugó la fronte.
<Per levarsi lo stress, la paura e tutte queste cose...
Facciamo una battaglia a chi...sa ballare meglio l'hip-pop.>
<Figo. Ci sto!>
Iniziarono a ballare come matti, cadendo Nolte volte per terra.

Il Mio DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora