Tutti, hanno quel migliore amico o quella migliore amica su cui ci si può appoggiare nei momenti brutti, ci si può divertire, ci si può confidare, ma soprattutto ci si può volersi bene. Anche Lis, aveva una migliore amica, di nome Alexia. La ragazza era un po' meno alta di Lis, magra, mora e con gli occhi castani, anch'essa simpatica ed educata.
Tornata dalla sua vacanza in Canada, si incontrò con Lis in un parco.
Appena la vide,abbracciandola, disse <Lis!!!!!!!! Sono così felice di rivederti! >
<Aleeeeeeee! Anch'io sono feliceeeeee! Come stai? Tutto bene? >
Qui, si staccarono e si sedettero su una panchina.
<Sì, sto bene, grazie! E tu? Il viaggio come è andato?>
<Bene, grazie! Ho conosciuto molte persone.
Poi, dato che non avevo il burqa stavo per essere uccisa. Ma un tizio mi ha fatto passare tutto liscio. Solo che quello sguardo l'ho rivisto nell'aereo! >
<Oh...forse era un conoscente di quel tizio.>
<Già, hai ragione. Comunque, ho un nuovo vicino! Ha la nostra età! Verrà nella nostra classe. >
<Fantastico! Poi, me lo fai conoscere! Come si chiama?>
<Luke. È anche innamorato di me....detto tra noi!>
<Davvero?! Wow! E a te piace?>
<No. Per adesso no.>
<Quindi ti piacerà? !>
<No, non lo so! Mi ha portato a cena, mi ha regalato una rosa, mi hs fatto incontrare Lily Collins per puro caso, si confida con me e poi, ha dormito a casa mia qualche settimana perché i suoi si stavano divorziando....è carino!>
<Sei sicura che Lily l'hai incontrata per puro caso?>
<Stai dicendo che lui avrebbe potuto fare questo per me...?>
<Sì. Lo penso.>
<Oh cavoli. Devo andare da lui. Scusa, scappo via.>
<Ciao! Ci sentiamo!>
Lis, corse velocemente a casa di Luke. Bussó alla porta, ma nessuno aprì. Allora, bussó alla finestra della camera del ragazzo e finalmente lui aprì.
Aiutò Lis a scavalcarla e poi, la fece accomodare sulla sedia della scrivania.
Los si accorse che aveva le lacrime agli occhi e disse <Hai pianto?>
<Non sono affari tuoi. >
Lis, sospirò solo e se ne andò dalla casa del suo amico.
Passò il pomeriggio ad ascoltare la musica, poi, verso le otto, quando i genitori ed il fratello erano usciti, saltò sul davanzale della finestra della sua camera e la aprì, per guardare il cielo stellato.
<È bello stasera il cielo vero?>
<Oh, ciao Luke. Che ci fai qui?>
<Devo parlarti. >
<Dimmi.>
<Guardami però. >
<Siediti qui. Cosa vuoi? >
<Scusami per oggi.>
<Scusa, parliamo domani. Ora ho altro da fare.>
Lis, cacciò di casa Luke, non voleva ascoltarlo. Oltretutto aveva ricevuto una brutta risposta.
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