Era un sabato pomeriggio, quando Luke, bussa alla porta della camera di Lis. Quando la ragazza aprì, lui disse <Oh...ciao.>
<Ciao! Vieni, entra...>
<Grazie.>
<È successo qualcosa?>
<No...>
<È allora perché sei pallido e stai sudando?>
Lis, in quel momento si alzò dal letto, chiudendo la porta e facendo accomodare il compagno su una sedia accanto la finestra. Lui disse <Beh...ecco...Io vorrei...chiedere...>
<Cosa? Luke stai bene?>
<Vuoi uscire con me sta sera?>
<Oh...> in questo momento la ragazza si tranquillizzó e poi con una risatina disse <Era tutto qui? Mi hai fatto spaventare! >
<Scusa...>
<Comunque accetto l'invito! >
<Oh...menomale! Allora, alle sei ci incontriamo fuori casa?>
<Certo! Non dimenticare di vestirti elegantemente! >
Poi, lui uscì dalla camera.
Lis pensò tra se e se <Elegantemente?! Che vuol dire? Dove mi vuole portare?! Ho un' idea! Mancano tre ore... vedo se nell'armadio ho qualcosa di carino altrimenti di corsa a fare shopping anche se è noioso >
Lis aprì l'armadio e vide tante felpe, leggins, jeans.
Però, cercò di trovare qualcosa "negli abissi dell'armadio " come diceva lei. Trovò una gonna di pelle nera ed un top ricamato sempre nero che arrivava all' ombelico.
Li indossò, si mise le ballerine nere con le borchie e prese una piccola borsetta, il giubbotto, il telefono.
Si truccó con un po' di mascara ed il rossetto rosso. Poi scese le scale per andare in cucina. La madre appena la vide disse <Hey!>
<Ciao mamma! Io esco!>
<Te lo dico quando torno. Non chiamarmi.>
<Hey, Lis! >
Ovviamente, quelle parole non servirono perché la figlia della signora Victoria chiuse la porta. Non stando attenta a dove camminava andò a sbarrare contro un uomo. Quando alzò la testa, vide che era Luke e disse <Oh, Luke! Non ti avevo visto!>
<Non preoccuparti. Mi hai dato solo una testata, tranquilla. >
Lis,scoppiò a ridere ma poi riprese dicendo <Ti piace il mio look?>
<Ovvio! Anche se ti vesti sempre con colori scuri stai bene.>
<I colori scuri significano morte e quindi, per un'amante dell'horror è il minimo!>
<Ti porto in luogo speciale ora. Vieni,entriamo qui.>
Era un Palazzo gigante, colorato.
Appena entrarono cambiarono su un tappeto rosso bellissimo. Poi, si sedettero in un tavolino.
Dopo aver mangiato, Los entrò in bagno per lavarsi le mani e vide la sua più adorata attrice: Lily Collins.
Lí disse <Oh! Are you Lily Collins? >
<Yes, I am. You are...?
<Lis. I' m your big fans.>
<Oh, nice to meet you.>
<Nice to meet you too. >
In quel momento si sentì la vocedi Luke e Lis dovette salutare il suo idolo, abbandonando il bagno.
Quando uscirono dal ristorante, Lis disse <Sai chi c'era nel bagno?>
<No. Chi?>
<Lily Collins! La mia attrice preferita.>
<Oh, wow! Ecco perché sei così felice!>
<Si!!!!!!!
E tutto questo lo devo a te...Grazie Lukeeee!>
In questo momento saltando lo abbracció.
Luke, rimase sorpreso, quasi senza fiato.
Quando l'abbraccio finì il ragazzo diede una rosa rossa in mano a Lis.
Lei ricambió con un bacio sulla guancia ed entrò in casa. Da un paio di giorni Luke dormiva a casa sua, perché le acque si erano calmate. Appena entrò in casa, Lis, corse in camera sua per non farsi vedere dal padre e dal fratello.
Appena entrò in camera vide la madre che le metteva in ordine i vestiti e disse <Fai bene a mettere le cose in ordine.>
<Lo dovresti fare tu, cara.>
<Lo so, grazie mamma.>
<Allora dove sei stata?>
<Sono uscita con Luke. Me l'aveva chiesto oggi pomeriggio. >
<Dove siete andati?>
<In un ristorante, dove nel bagno ho incontrato Lily Collins. È stato fantastico!
Mi sono fatta un selfie...>
<Wow! L'hai ringraziato?>
<Ovvio! L'ho abbracciato.
Prima di entrare mi ha dato questa rosa...e io gli ho dato un bacio sulla guancia. Vedi, la rosa la metterò qui, sul davanzale della finestra.>
<Wow, sei diventata dolce!>
<La voglio mettere lì sopra per vedere il sole come la brucia giorno per giorno...è un esperimento! >
<Okay, forse ho usato parole sbagliato. Non sei dolce come pensavo.
Ora su, a dormire.
Ci vediamo domani. >
Così dicendo, la madre uscì chiudendo la porta e spegnendo la luce. Lis, invece, si addormentó.
