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Lis, dormiva con Elea, ma erano divise da un muro.
Quella notte, Elea dormí con il marito, tornato dal lavoro. Verso le tre di notte, si sentivano i singhiozzi di qualcuno e le urla di un altro. Lis, pensava fosse un sogno ma non era così. Aprì la porta del muro che separava la stanza e si avvicinò ad Elea che piangeva in un angolo della camera. Disse <Elea! Che succede?>
<Nulla. Vai in camera tua.>
<Elea! Vieni con me!>
Così dicendo, la alzò e la portò nella sua camera.
Le fece bere un po' d'acqua per calmarla dalla bottiglia d'acqua che si portava ogni notte. Lis poi riprese a parlare accendendo le luci e aprendo un po' la finestra <Allora, cosa è successo? >
<Ho litigato con Chris.>
<Ma non devi preoccuparti! Si risolverà tutto.>
<Ha alzato le mani contro di me e mi ha dato qualche schiaffo.>
<Cosa?! È pazzo?>
<Non lo so. Io gli ho risposto di non volerlo più vedere.>
<Allora se ne è andato?>
<Magari. Ha detto che sarebbe rimasto qui per sempre. >
<Ora vado a parlargli io. Dov'è? >
<No ti prego!>
Lis, non ascoltòed entrò nella camera della cugina.
Disse toccando il braccio di Chris <Scusa, devo parlarti.>
<Dimmi.>
<Cosa è successo tra te ed Elea? L'ho trovata piangendo qui. Ora è nella mia camera.>
<Abbiamo litigato e basta. Lei è troppo sensibile e poi questi non sono affari tuoi.>
<Sono affari miei e come, se lo sono. Non avete soltanto litigato. L'hai schiaffeggiata.>
<Levati, o farai la stessa fine anche tu.>
<Ah si?!>
Lis, qui diede un pugno nello stomaco a Chris. Poi lo spinse contro la porta. Lui, la prese per un braccio e le diede qualche schiaffo. La ragazza infuriata, gli diede un spinta, un calcio nelle parti basse e poi qualche pugno.
Dopo, diede un urlo facendo correre tutti i parenti in quella stanza.

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