Lis era andata a casa della zia (madre di Elea) con un taxi. Bussó alla porta e l'aprirono.
La zia urlò <Lis! >
<Zia!>
Si abbracciarono forte. Poi, si staccarono ed entrarono in casa. Non era cambiata.
<Sei venuta a trovarci?>
<Certo...avevo nostalgia di casa.>
<Elea non è venuta vero?>
Abbassò la testa.
<Voleva ma io avevo bisogno di viaggiare da sola. >
<Capisco. >
All'improvviso squilló il telefono di Lis. Era Benji.
<Pronto?>
<Lis, ciao. Volevo chiederti, sei libera?>
<Certo.>
<Perfetto, vogliamo incontrarci a McMenamins a Baghdad?>
<Ehm...Okay. A tra poco.>
Lis si preparò con i vestiti di Elea. Dopo venti minuti, arrivò al bar. Chiacchierarono un po', mangiarono anche (per la golosità di Lis) e poi, fecero una passeggiata per ammirare la bellezza della capitale di quel meraviglioso Paese.
Dopo, la ragazza tornò a casa molto stanca. Il giorno dopo sarebbe dovuta andare al mercato per incontrare quell'uomo misterioso.