Al sentire quel rumore Lis si svegliò e mise a fuoco un po' la scena. C'era un tizio nella stanza. Lei, rimase sdraiata sul letto in modo da non farsi vedere sveglia. Vide che l'uomo si avvicinava al comodino affianco a Lis, dove c'era appoggiato il telefono. Quando lo prese, Lis saltòletteralmente dal letto e gli diede un calcio alle spalle.
Il tizio si girò e sussurró un 'ahi'. Lis riconobbe quella voce e disse <Luke?>
<Si. E per terra Elea che dorme. Perchémi hai dato un calcio? >
<Stavi prendendo il mio telefono! Mi sembra ovvio no?!>
<Non urlare! Comunque volevo vedere solo le ore...>
<Oh...ehm...Okay. Ma cysa fate qui?>
<Vogliamo scappare con voi.>
<Cosa?! No...Non potete...>
<Perché? È vietato?>
<Perché non dormi?>
<Non ne ho voglia. Andiamo fuori?>
<A fare cosa?>
<Camminare un po'. >
Lis fece spallucce e si mise un cappotto. Uscirono fuori e fecero una lunga passeggiata. Quel paese era così bello anche all'alba!
Tornati in stanza nell'albergo Lis diede un abbraccio ad Elea, la quale già sveglia da tempo.
<Sono venuta anch'io, visto?>
Lis si staccò.
<Già! Come hai fatto a trovarmi?>
<Segreto...>
<Ma Fede?>
<Oh, lui è andato a fare colazione. >
<Okay. Lo raggiungiamo? >
Lo raggiunsero ma appena Fede vide Lis se ne andò. La ragazza, vide il comportamento ma non se ne importó molto perché aveva fame. Finì ed andò in camera. Fede era sdraiato sul letto.
<Ciao...>
<Lis...>Fece un cenno col viso.
<Va tutto bene?>
<Certo, ho visto la scena.>
<Mia e di Luke?>
<Già. Sei stata brava ma... oggi, alle tre, dato che qui c'è una palestra faremo un po' di ginnastica. Che ne dici?>
<Okay...>
Lis non sapeva il perché di quell'allenamento, ma non si dispiaceva di certo a diventare più forte.