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Era il giorno della partita tra Luke e Lis. Luke, andò a bussare a casa della ragazza. Ad aprire la porta fu Ansel che disse <Ciao! Prego, entra.>
<Grazie.>
<Vuoi Lis vero?>
<Sì, per la partita.>
<Okay. Tu aspetta qui, io vado a chiamarla.>
Lis, in quel momento scese. Era molto bella.
Aveva un pantaloncino e una maglia a maniche corte, le scarpe da ginnastica, i capelli ricci raccolti in un codino e un po' di mascara. Luke, non parlò, poi Lis prese il pallone ed uscirono.
Per quanto la ragazza possa essere dura, non amava il silenzio, per questo aprì un discorso.
<Allora, sei pronto a perdere?>
Nessuna risposta.
Poi riprese <Sai, amo il calcio, sono anche forte.>
Ed anche qui, nessuna risposta.
Passarono un paio di minuti e Lis disse <Hey, mi ascolti!? Potresti parlare?>
<Certo, cosa vuoi?>
<Ehm...okay.Che ti succede?>
<Nulla.>
<Luke, dai!>
<Sai cosa c'é?
Ho paura.>
<Paura di cosa? Vieni, sediamoci qui.>
<I miei si stanno divorziando.>
<Cosa?!Davvero?>
<Sì...>
<Mi dispiace Luke!> lì, Lis lo abbracció.
Poi, la ragazza proseguì dicendo <Oggi non sei in vena di fare la partita, vero?>
<Già, no, infatti...però se ci tieni tanto a farla gioco.>
<No! Tranquillo!>
<Vuoi venire a casa mia per parlarne o per distrarti...Non so.>
<No, torno a casa, anche se c'è un inferno.>
<E se ti fermi a dormire da me? Abbiamo un posto libero nella Camera di mio fratello.>
<Si, grazie. Sei gentile. Però, devo prendere i vestiti.>
Cordero a casa di Luke. Lui, entrò dalla finestra, prese una borsa della palestra e ci mise dentro vestiti, scarpe e profumo. Poi, uscì di fretta.
Entrarono a casa di Lis e la signora Victoria disse <Hey ragazzi! Avete giocato? >
<No. Mamma, lui può restare qui qualche giorno? I suoi si stanno divorziando.>
<Cosa?! Certamente! Accompagnalo nella camera di Ansel.>
Andarono in camera e videro Ansel sul letto ad ascoltare la musica. Lis disse levando le cuffie al fratello <Luke dormirà qui per un po'. >
<Okay!>
<Luke, allora ti do alcune regole.>
<Per la casa? >
<No, per vivere con mio fratello.>
Luke, tirò un sorriso. Poi Lis disse <Bene, la prima è non fare caso al disordine, non guardare i suoi stupidi pigiami, non stare ad ascoltare le sue storie horror, non chiacchierare con lui di ragazze ed infine non tappare le orecchie mentre dorme. >
<Allora, se vuoi vivere con mia sorella, non devi farla arrabbiare, non debi ridere sempre, non debi dire che è un maschiaccio, non debi vedere il suo armadio in lutto e non debi vedere i suoi film spaventosi.>
<Okay! Seguirò le regole di tutti e due.>
Tutti riseroin coro, anche Lis, che non sapeva ancora che quel ragazzo lo conosceva.

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