Oggi, Lis avrebbe detto della sua partenza. Non voleva che nessuno lo sapesse. In questo periodo Lis era in cerca del passato, nel senso che, quella piccola fuga, l'aveva fatta riflettere molto e voleva ritornare in Iraq, perché quel Paese l'aveva colpita molto, ma soprattutto voleva scoprire cose intriganti.
Così, mentre a tavola c'erano i suoi genitori, Elea e Fede, Lis arrivò in cucina e di sedette con loro. Parlavano dell'attentato a Bruxelles. In un momento di silenzio lei disse <Voglio andare in Iraq.>
Tutti punta toni gli occhi su di lei, soprattutto Elea, perplessa.
<E sentiamo, perché? Non vedi cosa sta succedendo?!>
Disse il padre.
<Lo so, sono consapevole di ciò che faccio. Comunque, voglio andare lì solo per queste due settimane di vacanze. Andò a trovare gli zii e i nonni...>
<Vuoi far visita a loro? Beh, per me va bene allora. Non so cosa dirà tua madre però.>
<Se sei consapevole di ciò che fai, vai pure. >
<Grazie! Partirò domani. Ho già il biglietto. >
Lis si alzò e andò in camera sua. Poco dopo la porta si spalancó. La ragazza si voltó: era Fede.
Richiuse la porta.
<E così partì...> si sedette sul davanzale della finestra.
<Già...>
<Ti piace quel paese?>
<Tanto! Lo amo...vorrei scoprire qualcosa però...>
<Tipo?>
<Cose storiche, sai...>
Il ragazzo annuì ed uscì, lasciando preparare le valigie all'amica.
Lis, aveva mentito a tutti: voleva solo scoprire qualcosa in più su quell'uomo ed usava gli zii solo per avere un alloggio.
Come si dice nell'opera di Machiavelli, il Principe, 'il fine giustifica i mezzi.'