Era passata una settimana dall' incontro con quell'uomo.
Una mattina, la madre di Elea entrò in camera sua dicendo <Ti svegli?>
La ragazza sbuffó e si alzò.
<Buongiorno, eh!>
<Buongiorno zia...>
<Oggi hai un bel pó di cose da fare. >
<In che senso?>
<Devi fare alcune cose per me...io non posso perché devo andare a lavoro.>
<Lavori?>
<Sì. Comunque, devi andare andare a fare delle condoglianze, devi comprare un vestito per una cerimonia ed infine, andare al mercato a fare la spesa. Okay?>
<Al mercato? Zia ma io...>
<Niente storia! Vestiti e va a fare ciò che ti ho detto!>
Lis fece colazione, si vestí e si truccó.
Dopo aver fatto le altre cose, andò al mercato.
Indossava i soliti vestiti di quel paese e delle ballerine. Davanti ad una bancarella che vendeva del pesce scivoló, ma fu presa al volo da un uomo. Quando lo guardò si accorse che era Luke, l'uomo di cui sapeva solo il nome.
Indossava una maglia bianca, la quale permetteva di vedere gli addominali, molto carini.
Lis però, si limitò a dire <Grazie.>
<Ti sei fatta male?>
<No.>
La ragazza tornò a casa e dopo aver messo la spesa a posto, le squilló il telefono.
Elea.
<Hey! Cuginetta!!>
<Ciao, Lis. >
Aveva la voce un po' roca e triste.
<Qualcosa non va?>
Scoppiò a piangere.
<S-si...Luke è-è sc-scomparso!>
<Scomparso? Quando? Perché? >
<Ha lasciato un bigliettino con scritto 'Sto bene. Perdonatemi, ma devo tornare al mio Paese.'
È scomparso due settimane fa. Il giorno seguente alla tua partenza...>
<Perché non mi hai chiamato prima?>
<Non riuscivo a rintracciarti. Se lo vedi, prendilo e torna! >
<Certo, farò le mie ricerche. A presto, Elea. >
<Ciao Lis. Aggiornarmi! Ti voglio bene! >
Lis era rimasta sbalordita da quella notizia, non sapeva che fare, così andò a stendersi sul letto, per cercare una soluzione.