Finalmente era estate!
Si vedevano molte persone in strada, alcune in pantaloncini e sandali, altri con magliette a mezze maniche. Era così bella l'America!
Quando uscì in strada, le si avvicinò il figlio del suo coinquilino, Elvin.
Appena la vide disse: <Hey!! Appena svegliata? >
<No, per niente. Sono sveglia da un pezzo. Tra qualche settimana vado in Iraq, a trovare alcuni parenti. Te ne ho parlato. Sai, per questo sono un po' giù. >
<Capisco. Comunque, che ne dici di sfidarmi?>
<In cosa?>
<Una partita di calcio. Io e te. Credi davvero di essere forte? Su, forza. So che non accetterai per paura di perdere.>
<Ovvio che accetto. Ah, ti ricordo che ti ho battuto nelle ultime partite. >
E senza dire altro, corse via, chiamando il nome di Lis. Era un ragazzo alto, magro, castano e simpatico.
Finita la partita da vincitrice, ci avviammo verso casa. Lui, guardandomi disse <Wow, sei sporca di fango. Di solito le ragazze odiano sporcarsi.>
<Beh, io no. Non sono una di quelle.>
<Bene. Allora, ci vediamo domani? >
<Oh, già, a scuola, per il corso di ginnastica. >
<Si...>
Da lì, non parlammo più, ed io rientrai a casa.
Mia madre guardandomi disse <Hai giocato vero?>
<Sì, vero. Mi sono divertita. >
<A me fa piacere che ti diverta...ma, non puoi ridurti il queste condizioni!
Adesso, va a farti una doccia. Poi, a letto subito.>
<Va bene.> disse, con in bocca un pezzo di pane.