Fede, avendo preso una bella cuscinata in faccia prese in braccio Lis, quasi come un sacco di patate.
Lei gli dava pugni sulla schiena, calci ma niente.
Infine, Fede la buttó sul letto a peso morto.
Si divertirono molto.
<Siamo ancora chiusi qui dentro...>
<Già. Aspetta, ho un' idea!>
<Quale?>
<Perché non sfondi quella porta? Sei forte...>
<Okay, ci provo...>
Fede diede calci e pugni a quella porta, ma niente. Lis provava a girare la sua mollettina dentro la serratura ma ancora nulla.
La ragazza allora, spinse Fede sul letto e con un calcio aprì la porta.
<Oh, Mio Dio.>
<Ci sei riuscita, brava.>
<No, Oh Mio Dio perché guarda qui...>
C'era un burrone.
<Buttiamoci.>
<Fede, no. Non voglio morire!>
Fede prese la mano di Lis ed insieme si buttarono. Atterrarono su un gonfiabile nero. Scesero e si ritrovarono in una stanza dove c'erano tanti ragazzi che giocavano con lo skateboard.
C'era un bancone con sopra tante bibite. Dietro di esso, una ragazza.
<Mi scusi, l'uscita?>
<Dietro di me.>
Passarono dietro al bancone e si ritrovarono in una montagna. Era tutta verde con molti alberi.
Le fogli di questi erano verdi, gialle ed un po' rossastre.
<Ma è una prova di coraggio?>
<Non lo so. Penso di sì. Niente male però. >
<Cavolo, sta iniziando a piovere! Sto morendo di freddo...>
<Non potevi mettere un pantolone eh?>
<Non commentare! Piuttosto troviamo rifugio...>
<Sotto quell'albero!>
Corsero fino ad un albero pieno di foglie. Si sedettero. <Lis,devo dire che mi sto divertendo...>
<Anch'io. Ma non capisco perché in un hotel ci possono stare queste stanze...>
<Vero. L'importante è che stiamo bene.>
<Già...Io però oggi dovevo tornare a casa. >
<Non preoccuparti. Ti ci porterò io. Ehm...Lis, scappa!>
<Perché? Cavolo, i lupi!>
Iniziarono a correre più forte che potevano fino ad arrivare alla scritta 'Hollywood '.
<Fede, siamo fuori!>
<Già. Guarda com'è bella Hollywood! >
<Molto...però adesso,torniamo all'albergo? >
<Certo...Dobbiamo saltare.>
<Ehm...okay.>
<Prima io e poi tu. Ti prenderò e ce ne andremo.>
<Perfetto. >
Fede saltò seguito da Lis. La prese in stile principesco. Dopo la rimise a terra. Scapparono fino ad arrivare all'albergo.
Arrivati, videro che erano le sette di sera. Lis andò a riprendere il suo telefono e vide cinquanta chiamate perse, cento whatsapp, venti messaggi, sei messaggi di messanger.
Dopo, chiamó un taxi per lei e l'amico. Salirono a bordo e si avviarono verso la metà desiderata cioè: casa!