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Lis era sull'aereo. Di fronte ad essa c'era un ragazzo dall'aria familiare. Lui le chiese <Ci siamo già visti?>
Lis, distratta disse <Ehm...cosa? Oh, no...credo di no...>
<Ah, avevi l'aria familiare...ma aspetta...tu non sei quella ragazza del volo precedente in Iraq? Eri con la tua famiglia! >
<Oh, si! Ora ti riconosco!>
<Bello...ma cosa stai facendo qui?>
<Vado a trovare i miei parenti e tu?>
<Borsa di studio.>
<Figo.>
<Già...ma sei sola?>
<Sì...è stata una decisione improvvisa. >
<Capisco. Ne vuoi una?>
Le porse una caramella.
<Certo!>
Mangiarono tutto il pacchetto tra una chiacchiera e l'altra.
Poi, arrivò notte. Gli altri dormivano ma loro no, ovviamente. Si alzarono dai loro posti, consapevoli non poterlo fare, si rincorsero e misero una caramella in bocca a coloro che dormivano tenendola aperta.
All'improvviso però, venne una guardia che, sbuffando disse <Ma le conoscete le regole? Non vi potete alzare!>
E così, ritornarono ai loro posti. Lis chiese al ragazzo <Scusa, ma il tuo nome qual'è? >
<Benji. E tu?>
<Lisabelle. Però, mi chiamano sempre Lis.>
<Ah, allora piacere Lis.>
<Piacere mio.>
Verso le cinque del mattino, arrivarono in Iraq. Prima di scendere, di scambiarono i numeri di telefono, in modo da potersi incontrare da qualche parte, nonostante il Paese fosse molto grande.

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