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Restarono dalla signora fino al giorno seguente.
Quest'ultima prima di farli andare via gli diede dei panini, delle bottiglie d'acqua e delle batterie per la torcia. Verso le dieci si incamminarono di nuovo.
Ad un certo punto Lis si fermò.
<Hey, stai bene?>
Lis non rispose.
<Lis! Che ti succede?! Stai bene?!>
<Sto bene ma...>
<Prosegui...>
<Sei sicuro che scappare sia stata una bell'idea?>
<Ehm...hai approvato tu la mia proposta...se vuoi possiamo ritornare a casa...>
<Guarda qui.>
Lis gli porse il suo telefono.
C'erano trenta messaggi, Cento chiamate di Elea e la madre...ed inoltre un annuncio su Facebook e Istangram in cui si dichiarava la scomparsa di Lis.
<Ehm...Io Non pensavo che...potesse succedere questo...>
<Non è colpa tua...comunque stai tranquillo...Io voglio scappare per andare in un mondo migliore, in un mondo perfetto,come quelli che sogno. È solo che mi dispiace di Elea e poi...la scuola...>
<Davvero ti importa della scuola? >
<Già, hai ragione. Andiamo!>
<Chiama prima tua cugina...in questo modo non avranno più paura.>
Lis compose il numero di Elea.
<Lis! Sei viva! Dove sei? Dimmelo ti prego! Ti vengo a prendere!>
<Elea! No, tranquilla. Voglio prendermi una pausa con quella vita che ho lì. Comunque, sono con Fede.>
<Siete scappati?! Lis io ti vengo a prendere! Sei pazza per caso?>
<Voglio cambiare, Elea.
Essere un'altra.
Voglio vedere la strada del mio destino! >
<Infondo l'ho fatto anch'io...Okay, ma tienimi aggiornata. Ma dove siete?>
<Non lo so. Quando ho campo te lo dirò. Ciao, baci!>
<Ciao, cuginetta.>
La chiamata terminò e proseguirono il viaggio.
Si ritrovarono in una città bellissima. Era un misto tra Milano, New York, Chicago e Las Vegas. Era tutto bellissimo. C'erano anche tanti alberghi quindi i ragazzi potevano dormire tranquillamente in uno di quelli.

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