Il giorno seguente, Lis si svegliò presto. Indossò un jeans, una camicetta nera, delle scarpe da ginnastica e prese lo zaino ed il telefono. Arrivò un quarto d'ora prima a scuola. Non c'era nessuno, allora decise di andare nell'ufficio del preside per parlare. Bussó e sentì un 'avanti '. Aprì la porta, poi la richiuse. Il preside si alzò dalla sedia e le andò incontro. Disse <Signorina Lis! È tornata!>
<Sì, preside. Sono qui per parlarle. >
<Dimmi pure.>
<Da quando sono scappata di casa, non ho fatto altro che pensare alla scuola ed al concerto. Volevo dirle, sono ancora io la cantante?>
<Beh, devo controllare...>
Aprì un quaderno e sfoglió le pagine. Poi, guardando la sua alunna riprese dicendo <Si, tu ed Alexia. Molti ti volevano rimpiazzare, sai...>
<Wow. Poi, quante assenze mi rimangono?>
<Con precisione sei. >
<Mia madre aveva detto cinque...>
<Avrà sbagliato. Ora vada in classe. >
<Sì, arrivederci preside.>
Si recò in classe e lì fu accolta da tutti. Ovviamente, ebbe qualche ramanzina dai prof, ma i suoi compagni la fermavano anche nei corridoi per abbracciarla.