Impasse
Capitolo 1
-Vendramin, eh?- Mormorò Saul tra sè e sè.
Beatrice tornò in classe con le braccia incrociate al petto. Era molto orgogliosa e non gli andava giù che la prof l'avesse sbattuta fuori dalla classe.
Andò a sedersi al suo posto accanto ad Eleonora con un muso che toccava terra.
Dopo dieci minuti in cui la prof di fisica spiegò un nuovo argomento per la verifica che si sarebbe tenuta il martedì seguente, la campanella suonò la seconda ora e la prof andò via.
-Allora Bea, come mai quel muso? Non ci credo che è solo perchè la prof ti ha sbattuta fuori.
-Mi conosci troppo bene.-Rispose Beatrice con un piccolo sorrisetto.-E' che ho incontrato di nuovo quel Saul. E' uno stronzo maleducato.-
-Gira voce che sia in brutti giri, cerca di stargli alla larga per favore. Poi chi è nel gruppo di Lucrezia non è mai una buona compagnia.-Le consigliò Eleonora.
-Ma per favore! Secondo te io sono il tipo che si innamora di uno del genere?.-Disse Beatrice, con uno sguardo sconvolto.
-Le fatidiche parole...-Mormorò Eleonora alzando gli occhi al cielo.
Le ore seguenti passarono in fretta e arrivò ben presto l'ora di tornare a casa.
Leonardo, come tutti i giorni era fuori dalla loro aula ad aspettarle, per poi fare il tragitto con Eleonora fino a casa in moto, dato che il pullman passava solo la mattina per la loro via.
-Ah proprio non ci voleva quel due. Adesso come lo dico a mia madre?-Si lamentò lui.
-Vedrai che lo recupererai.-Lo consolò Eleonora prendendogli la mano dolcemente.
-Che schifo. Evitate di fare gli smielati davanti a me o mi verrà il diabete.-Si lagnò Bea.
-Sei in quel periodo del mese?-Rise Leo, prendendola in giro.
Beatrice alzò gli occhi al cielo.-Molto divertente Leonardo. Davvero molto divertente.-
Fuori dal cancello della scuola c'era il gruppetto di Lucrezia.
Eleonora notò che Saul e un certo Federico entrambi appoggiati a due moto parlavano tra loro a bassa voce ridendo ogni tanto guardando di sfuggita Beatrice che messaggiava al cellulare.
-Ma quelli stanno parlando di te?-Chiese Eleonora, guardando distrattamente Saul e Federico che continuavano a parlottare tra di loro fissando Bea.
-Ma va, sarà solo una tua impressione. Figurati se notano i comuni mortali.-Ridacchiò Bea senza staccare gli occhi dal cellulare.
-Sarà...-Mormorò Ele non convinta per poi tornare a casa insieme a Leonardo, mentre Bea proseguì a piedi da sola fino a casa.
***
-Bea, puoi andare a fare la spesa? Devo correre al lavoro.-Disse Cristina a Bea, erano le quattro del pomeriggio e ci voleva proprio una distrazione dal libro di latino.
-Vado subito. La lista è sul tavolo?-Chiese, alzandosi dalla sedia e infilando il cellulare e il portafoglio nella borsa.
-Si.-
-Bene, a sta sera allora!- Beatrice uscì di casa e si incamminò verso il supermercato, a due isolati da casa sua. Una volta arrivata prese la lista e prese tutto quello che serviva in casa, in sintesi tre sacchetti pesanti di roba.
Uscita dal supermercato li prese e con uno sforzo immane si incamminò verso casa.
-Ciao Bea.-
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Impasse #wattys2016
RomanceOggi lo guardavo mentre parlava. Sa sempre usare le parole giuste, coinciso e diretto. Starei ore intere ad ascoltarlo, anche senza dire niente, e lo sai, per me sarebbe un'eccezione. Mi capita spesso di guardarlo, mi fisso sempre sulla porzione di...