Impasse
Capitolo 8
Saul si girò piano verso la figura di Beatrice, che tremava leggermente. Aveva paura di ciò che adesso avrebbe sospettato, avrebbe incominciato a fare domande su domande e avrebbe scoperto i suoi fantasmi nell'armadio, e a lui tutto ciò non andava.
-S-Saul mi spieghi cos'è questa storia?!-Chiese sconvolta Beatrice.
Saul sospirò pesantemente.-Non credo sia il caso tu lo sappia.-
-E invece si! Dato che quel pazzo ha appena detto che mi avrebbe fatta fuori!-Urlò Bea.
-Bea, ascoltami. Tu adesso starai tranquilla e non mi farai domande e io risolverò la faccenda. Da solo.-
-Io voglio sapere Saul.-Mormorò Beatrice con gli occhi lucidi.
-HO DETTO NO.-Urlò questa volta il ragazzo, facendo sobbalzare Beatrice che lo guardò ferita. Subitò Saul abbassò il tono quando vide la faccia di Beatrice.-Scusa.-Mormorò.
-Non credo di volerti più frequentare se le cose stanno così.-Mormorò fredda Beatrice, per poi mettergli in mano il suo casco e girarsi per andarsene.
-Oh Bea andiamo! Perfavore!-Cercò di parlare Saul, ma ottenne solo un'occhiata delusa.-Almeno fatti accompagnare a casa! Non sei più al sicuro!-Disse per poi prenderle il polso e girarla verso di sè.
Beatrice lo guardò male.-Preferisco rischiare, grazie.-
-Smettila di fare la bambina!-Si arrabbiò il biondo.
-E tu smettila di mentirmi!-
Saul sospirò e si sedette a terra, contro un albero. Beatrice si sedette accanto a lui.
-Non è facile...-
-Non ti giudicherò.-Promise Bea, posando una mano sul braccio di Saul. E in quel momento lui seppe che era la verità. Bea non era come gli altri, lei era diversa.
-Tu sai che non ho una bella reputazione a scuola...E beh...E' così. Non sono dentro ad un bel giro Beatrice. Ho incominciato a spacciare due anni fa.-Mormorò Saul.
Beatrice lo incitò ad andare avanti con lo sguardo.
-Nonostante la mia famiglia non mi abbia mai fatto mancare niente, iniziando a frequentare il gruppo di Lucrezia sono cambiato. Ho incominciato con il piercing, poi sono passato alle sigarette, poi al tatuaggio... E infine sono entrato in quei giri. Lucrezia aveva delle conoscenze e io ho comprato un po' di roba di qualità da un fornitore, per poi venderla al doppio del prezzo. I clienti aumentavano, ti stupiresti se sapessi quante di quelle persone che vedi sempre a scuola sono venute da me in cerca di droga.-Rise il ragazzo, senza allegria nella voce però.-Quest'anno ho guadagnato veramente cifre esorbitanti e i miei genitori hanno incominciato a sospettare, così ho deciso di smettere. Ma era troppo tardi, mi avevano notato. In particolar modo Joy e i suoi tirapiedi. Fin da subito ho capito che Joy non era una bella persona, era viscido, avido. Non ho accettato di lavorare per lui. E adesso credo si voglia vendicare.-Finì il discorso Saul.
-Saul...-Mormorò stupita Beatrice.-Come faremo ad uscirne?-Chiese spaventata.
-Come farò, vorrai dire. Non ti farò immischiare in questa faccenda. Mi sei piaciuta fin da subito perchè sei diversa dalle compagnie che frequento. Tu sei buona e pura. E non permetterò di rovinarti.-
-Non ti abbandonerò Saul.-
Saul sorrise leggermente.-Lo so.-Disse, accarezzandole la guancia.
-Cosa intendi fare?-
-Non lo so.-Sbottò Saul mettendosi le mani nei capelli.-Sono andato troppo oltre, non riuscirò mai ad uscirne Bea! Mai!-Urlò.
Beatrice lo abbracciò di scatto facendo irrigidire leggermente Saul, che si sciolse subito però e scoppiò, bagnando la spalla di lei di lacrime.
-Non fare così...-Mormorò Bea accarezzandogli la schiena delicatamente. Le sarebbe piaciuto poterlo aiutare, ma non sapeva dove mettere le mani.
-P-Penso che accetterò la sua proposta.-Mormorò con voce rotta Saul.
-Vorrei dirti che non è la scelta giusta, ma non vedo alternative.-Sospirò Beatrice, rompendo l'abbraccio e guardandolo negli occhi.
Saul arrossì notando lo sguardo penetrante di Beatrice e rendendosi conto di essersi lasciato troppo andare si asciugò in fretta le guance bagnate, facendo ritornare il suo volto alla maschera di sempre.
-Ti accompagno a casa.-Disse mettendosi il casco.
-Va bene.-Mormorò lei mettendosi il suo.
***
Il giorno dopo Beatrice si svegliò con le occhiaie, era preoccupata per la situazione di Saul, non lo aveva mai visto abbassare le maschere. Aveva visto il suo lato fragile. Non sapeva come si sarebbe comportato Saul ne se sarebbe riuscito ad uscirne. Voleva aiutarlo, ma non sapeva come fare.
Si alzò di malavoglia e si vestì velocemente, infilando una felpa larga con dei leggings e le sue comode superstar. Non era in vena di vestirsi bene.
Prese lo zaino e uscì di casa. Eleonora non sarebbe andata a scuola quel giorno perchè malata.
Arrivata a scuola si sedette sul solito muretto lontano da tutti. Apparte Eleonora che era la sua migliore amica da sempre, non aveva molte amicizie. Nessuno si era mai preoccupato di fare amicizia con lei e lei non si era preoccupata di fare amicizia con loro. Non amava fare il primo passo, nonostante il suo carattere abbastanza estroverso, se non conosceva una persona era parecchio diffidente.
Si mise le cuffiette nelle orecchie e guardò distrattamente i suoi piedi che non toccavano terra per l'altezza. Evidentemente Saul non era ancora arrivato, non vedeva la sua moto.
All'improvviso si sentì togliere una cuffia e vide Saul che le sorrideva, come se nulla fosse. Ricambiò con un sorriso tirato e preoccupato.
-Beh? Come stai? Ci hai parlato? Non ti hanno fatto del male, vero?-Incominciò a domandare a raffica, subito fermata dalla leggera risata del ragazzo.
-Bea, stai tranquilla.-Le disse posandole una mano sulla spalla.-Non ti devi più preoccupare di questa questione. Ieri ci ho parlato e mi hanno promesso che questa storia rimarrà solo tra me e loro. Continuerò a spacciare, ma tu almeno sei al sicuro.-
Beatrice sorrise non del tutto rassicurata.-Ma tu sei ancora in questo brutto giro, non è sicuro.-Mormorò.
-Non ti preoccupare per me, io in un modo o nell'altro me la cavo sempre. Certo, c'è sempre il problema genitori che sospettano, ma io non ho mai inghiottito nemmeno un milligrammo di quella roba e ho sempre speso tutti i soldi che guadagnavo. Non hanno prove.-
-Va bene, ma sappi che non sono tranquilla.-Sorrise Beatrice scendendo dal muretto, atterrando vicino a lui, troppo vicino. Avvampò mentre Saul sorrise sghembo.
-Sappi che continui a piacermi, biondina. In un modo o nell'altro tu sarai mia.-Le disse, ritornando il ragazzo vanitoso e tremendo di sempre.
Beatrice sorrise alzando gli occhi al cielo, pensando che in fondo Saul l'aveva già conquistata.
Continua...
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Impasse #wattys2016
RomanceOggi lo guardavo mentre parlava. Sa sempre usare le parole giuste, coinciso e diretto. Starei ore intere ad ascoltarlo, anche senza dire niente, e lo sai, per me sarebbe un'eccezione. Mi capita spesso di guardarlo, mi fisso sempre sulla porzione di...