My happiness is you
Capitolo 26
Saul fece finta di niente e rispose il cellulare nella tasca dei jeans, nonostante fosse visibilmente teso.
-Qualcosa non va?-Chiese Beatrice staccandosi dall'abbraccio.
-Nono, affatto. Torniamo a casa insieme dopo scuola?-Chiese lui.
-E va bene.-Sorrise Bea.-Ma solo se mi prometti che non mi farai più soffrire.-
-E' una promessa.-Disse Saul, per poi posarle le mani sui fianchi e baciarla. Beatrice posò le mani sulle guance di Saul e alzandosi sulle punte per far aderire meglio le loro labbra.
Si staccarono con il fiatone.
-Ora che siamo tornati insieme non è necessario che partecipi alla gara.- Mormorò Beatrice intrecciando le loro mani e sentendo il freddo dell'anello di metallo che portava Saul sul dito.
-Devo, o non ti lascerà mai in pace. Bea tu non conosci com'è fatta questa gente ed è meglio che non ci avrai mai a che fare. Se non partecipassi alla gara Cameron crederebbe di avere il via libera e ti assillerebbe fino a quando non diventeresti sua. Lui e la sua compagnia fanno sempre così. Quel ragazzo l'altro giorno puzzava di erba da fare schifo e tu sei talmente ingenua che non te ne eri nemmeno accorta. Ti avrebbe messo le mani addosso se non si fosse sentito male.-Le disse Saul, spostandole una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.
-Non sei costretto a fare una cosa del genere per me. Rischieresti.-Mormorò lei con il volto contorto dalla preoccupazione.
-Non ti preoccupare per me, pensa più che altro a mantenere la guardia alzata. Cameron non ti lascerà stare fino al mese prossimo e io non ci sarò sempre per proteggerti, anche se vorrei.-
-Cosa intendi?-
-Intendo dire quello che ho detto. Non sono sicuro di cosa sia capace di fare Cameron, ma conoscendolo so che non ha una bella reputazione. Una volta ha picchiato una sua ragazza, mi pare si chiamasse Isabella. Era arrivata a scuola con un livido sullo zigomo, ma era talmente spaventata che non ha mai detto la verità. Io lo so perchè comunque sono nella sua cerchia di amici.-Le spiegò.
-Intendi che potrebbe picchiarmi...O peggio?-Chiese spaventata Bea.
-Sto solo ipotizzando, comunque non preoccuparti, ogni volta che potrò ti terrò d'occhio come un falco.-La rassicurò Saul, accompagnandola verso la sua classe.-A fine lezione verrò qui a prendermi, tu aspettami.-
-Questo mi tranquillizza. Se ci sei tu non ho paura.-Mormorò lei sorridendo lievemente e abbracciandolo per poi entrare in classe.
"Se ci sei tu non ho paura"Saul sorrise ripensando alle parole della sua ragazza e se ne andò.
A fine lezioni Saul andò verso l'aula di Beatrice, trovandola seduta sul banco a chiacchierare con Eleonora. Vedendolo Beatrice raccolse le sue cose e salutò l'amica con un bacio sulla guancia per poi dirigersi verso di lui. Gli schioccò un bacio a stampo sulle labbra che Saul assaporò per quel poco che durò.
-Andiamo a casa mia? Dobbiamo recuperare tutto il tempo che abbiamo perso.-Le sussurrò all'orecchio malizioso.
Lei avvampò.-Ma che dici?!-
-Dai vieni.-Rise lui prendendola per mano e portandola fino alla sua moto.
-Non ho portato il casco con me.-Disse Beatrice.
-Rimediamo subito.-Ridacchiò lui mettendole addosso la sua giacca di pelle e allacciandole il casco. Tutto le stava enorme.-Ecco fatto. Così sembri una vera e propria motociclista.-
Beatrice arrossì e salì sulla moto di Saul stringendolo per non cadere. Indossava solo una maglietta rossa a maniche corte ed era impregnata del suo profumo. Con il vento il profumo si sentiva ancora di più.
Arrivarono ben presto a casa di Saul.
C'era una macchina grigia parcheggiata.
-I miei? Ma non erano via per lavoro?-Parlò ad alta voce. Beatrice alzò le spalle e lo prese per mano, così attraverarono il vialetto ed entrarono in casa.
Vicino all'ingresso c'erano delle valigie e si sentivano delle voci di due adulti chiacchierare in cucina.
Saul la portò con sè in cucina trascinandola quasi, Bea era in imbarazzo.
-Amore di mamma!-Urlò la madre di Saul abbracciandolo. Il padre sorrise e lo abbracciò. Saul era leggermente in imbarazzo ma nonostante ciò sorrise.
La madre di Saul si girò notando la figura di Bea posta vicino al figlio che per la foga dell'abbraccio dei genitori aveva lasciato la sua mano.
-Tesoro ci devi presentare qualcuno?-Chiese sorridendo e porgendo la mano a Beatrice che timida l'afferrò e la strinse sorridendo lievemente.
-Emh si...Mà, pà, lei è Beatrice. La mia ragazza.-La presentò ai genitori, posandole una mano sul fianco.
-E' un piacere Beatrice.-Sorrise il padre di Bea, stringendole la mano. Erano entrambi vestiti da lavoro, perciò erano molto eleganti. Il padre di Saul in camicia e cravatta, mentre la donna con un tailleur color carne.
Beatrice arrossì sotto gli sguardi dei genitori di Saul e abbassò lo sguardo stringendosi al suo ragazzo come a nascondersi.
-E' proprio carina Saul. Finalmente hai messo a posto la testa! Non mi piaceva proprio quella Lucrezia con cui uscivi prima.-Constatò il padre.
-Bea mi ha cambiato tanto nell'ultimo mese.-Commentò lui, guardando orgoglioso la sua piccola che si stringeva a lui in imbarazzo. Sapeva che lei detestava stare troppo sotto l'attenzione degli altri perciò decise che quel dialogo con i genitori poteva anche finire.
-Beh, noi saliamo in camera.-Disse, per poi prenderla per mano e portarla con lui nella sua stanza, chiudendola a chiave.
Sulla parete della sua camera aveva fatto un nuovo murales, erano loro due insieme. Quel giorno in spiaggia.
-E' bellissimo.-Mormorò.
-Come te...-Le rispose lui, soffiandole sul collo quelle parole in modo sensuale. le posò le mani sui fianchi, accarezzandole la pancia, il seno, il lato B. Il tutto i modo lento che la fece impazzire.
-C-Ci sono i tuoi...-Mormorò lei sospirando all'ennesima carezza di lui e all'ennesimo succhiotto sul collo.
-Facciamo piano allora.-Sospirò lui, continuando a mordicchiarle e baciarle il collo.
Le tolse la maglietta talmente velocemente che nella foga si strappò.
Beatrice rimase in reggiseno e Saul prese a baciarle il petto, marchiandole la pelle. Beatrice gli tolse la maglietta rossa.
-Ti amo.-
-Ti amo anche io.-
Joy ghignò osservando la scena con una micro-videocamera infilata nella camera di Saul.
-E' solo questione di tempo.-Mormorò tra sè e sè.-Avrò la mia vendetta. Presto.-
Continua...
Piccola nota autrice: Come potrete vedere vi ho messo allegata la foto del nostro Saul in Impasse! Quello è il suo tatuaggio sul braccio, ovvero una rosa. Mentre al labbro ha un piercing che però nella foto non si vede e non so perchè anche se glie l'ho messo. Comunque, vi piace Saul versione bad-boy? Cosa ne pensate della storia fin'ora? Al prossimo capitolo!
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Impasse #wattys2016
RomanceOggi lo guardavo mentre parlava. Sa sempre usare le parole giuste, coinciso e diretto. Starei ore intere ad ascoltarlo, anche senza dire niente, e lo sai, per me sarebbe un'eccezione. Mi capita spesso di guardarlo, mi fisso sempre sulla porzione di...