Impasse
Capitolo 24
Beatrice rimase in silenzio, non aveva mai visto così tanta serietà in Saul. Non sapeva cosa rispondere. Oltre al male alla testa per colpa dell'alcool ingerito quella situazione non la faceva certo stare meglio.
Appoggiò il volto al finestrino con aria stanca.
Mentre Saul guidava le poggiò una mano sul ginocchio, accarezzandoglielo di tanto in tanto. Beatrice arrossì e si girò a guardare fuori dal finestrino.
-Perchè eri a quella festa? Non te lo ha detto nessuno che è pieno di drogati?-Chiese Saul, con lo sguardo fisso sulla strada. Ancora mezz'ora di viaggio con domande inopportune.
-Perchè mi stai facendo il terzo grado? Potrei farti la stessa domanda! Cosa ci facevi a quella festa di drogati?-Chiese con stizza girandosi a guardarlo.
-E' diverso, io tra un mese sarò maggiorenne mentre tu sei solo una ragazzina.-Borbottò lui.
-Beh, se sono solo una ragazzina allora non avresti dovuto portarmi a letto.-Incrociò le braccia al petto. Prima le stava quasi venendo in mente di perdonarlo. Ma con tutte quelle domande da interrogatorio la stava solo facendo arrabbiare ancora di più.
Saul sospirò innervosito.-Non mi hai ancora risposto.-
-Non sono affari tuoi.-
-Si che lo sono. Sono io che sono venuto a tirarti fuori da quel cimitero con Cameron talmente ubriaco che per poco non ti metteva le mani addosso!-
-Io non ti ho chiesto niente!-Urlò Beatrice.
-Ah certo però quando sono arrivato mi sei corsa tra le braccia!-
Beatrice non rispose, ferita e offesa dalle sue parole.
Saul sospirò ancora.-Scusami, sono stato brusco.-
-Grazie del passaggio. Ciao...-Mormorò lei, dato che erano arrivati davanti casa di Beatrice. Davanti alla porta Eleonora e Giulia che l'aspettavano preoccupate.
-Ciao.-Rispose lui. Quando vide che tutte e tre le ragazze erano entrate in casa tirò un pugno al volante.-Devo sempre rovinare tutto. Cazzo!-Sbottò.
Improvvisamente sentì la porta della macchina aprirsi. Alzò lo sguardo sperando di vedere la chioma bionda di Beatrice, ma ciò che vide non fu per niente gradito.
-Ciao Saul...-Mormorò Lucrezia, sedendosi dove prima era seduta Beatrice.
-Cosa ci fai qui Lucrezia? Scendi dalla mia auto.-
-Volevo parlarti Saul.-
-Parla e poi vattene.-Ringhiò lui guardandola male.
-Saul...Fa male vedere che tu con me non ti sei mai comportato così come fai con lei. Quando le posi la mano sulla schiena, quando la prendi in braccio, quando le rivolgi tutti i tuoi sguardi e sorrisi, quando passi l'intera notte a parlare facendola ridere, quando la baci davanti a tutti senza vergogna. Quanto fa male vedere che fai tutte queste cose davanti a me, senza il minimo scrupolo che io possa starci male. Perchè non dovrebbe fare male, ma ogni volta è una coltellata in pieno petto. E anche se ho passato la notte con altri ragazzi, invidio lei... Perchè ha te.-Parlò Lucrezia, guardandolo senza sorrisi strafottenti o ghigni malefici come suo solito. Lo guardò per la prima volta con lo sguardo sincero.
-Cosa stai dicendo Lucrezia?-
-Che ti amo Saul. Per favore ora risparmiami il discorsetto del perchè non ci sarà mai un noi e che sei innamorato di lei. Volevo solo dirtelo. Buona notte.-Mormorò per poi uscire dalla macchina e andarsene, così com'era venuta.
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Impasse #wattys2016
RomanceOggi lo guardavo mentre parlava. Sa sempre usare le parole giuste, coinciso e diretto. Starei ore intere ad ascoltarlo, anche senza dire niente, e lo sai, per me sarebbe un'eccezione. Mi capita spesso di guardarlo, mi fisso sempre sulla porzione di...