Capitolo 37

2.2K 145 28
                                    


Impasse

Capitolo 37

* Vi ricordo di leggere il mio nuovo libro "Prostitute|| Beatrice Vendramin *

All'interno vi trovò un braccialetto d'oro placcato in argento, sul retro vi era incisa scritta: "Saultrice".

Beatrice arrossì leggermente vedendo Saul che scrutava sorpreso il regalo. -So che non ami le cose sdolcinate, so anche che non ti saresti mai aspettato un regalo così da parte mia...Ma domani c'è la corsa e io ho dannatamente paura di perderti. Ci sono una marea di giri illegali; Cameron sicuramente proverà a farti perdere con l'inganno; La tua spalla è ancora messa male e Joy è a piede libero...-Le scese una lacrima. Saul le prese una mano e la incitò a continuare, infondendole coraggio con quel semplice gesto.-Quello ti ricorderà di noi.-Concluse.

-E' molto bello.-Sorrise Saul allacciandoselo al polso.-Devi smetterla di preoccuparti per me, così ti verranno le rughe.-Ridacchiò prendndola in giro.

-Stupido io ti faccio un discorso del genere e tu pensi a quando mi verranno le rughe.-Sbottò lei girandosi dall'altra parte, offesa.

Saul l'abbracciò da dietro.-Stavo solo scherzando.-Rise, per poi tornare serio.-Mi piacciono i nostri nomi uniti. E' un regalo bellissimo, ma non avresti dovuto spendere così tanti soldi, infondo è solo un compleanno.-

-Fai diciotto anni, mi sembra il minimo. A dire il vero pensavo non ti sarebbe piaciuto.-Borbottò in imbarazzo lei, per poi alzarsi dalla tovaglia e tendergli la mano.-Ti porto in un posto, ma ti devo bendare.-

-Un'altra sorpresa?!-Disse lui stupito ma sorridendo entusiasta.

-Abbassati, non ci arrivo fino a lì a legarti la benda!-Storse il naso la bionda, con in mano una benda rossa.

Saul ridacchiò e si inginocchiò sulla sabbia, per poi farsi mettere la benda sugli occhi. Beatrice legò il nodo e poi ne approfittò per lasciare un piccolo bacio sul collo di lui.

-Andiamo.-Disse prendendolo per mano. Camminarono per cinque minuti buoni; Saul imprecando perchè inciampava sulle radici degli arbusti che circondavano la spiaggetta.

-Sei pronto?-Chiese lei.

Saul annuì e Beatrice snodò la benda.

-Sorpresa!-Urlarono molte voci in coro. Saul guardò sorpreso tutti i suoi amici di scuola e non, appoggiati a moto o macchine che gli sorridevano con delle bottiglie di birra in mano, non ancora bevute.

-Ti avevo detto niente feste.-La sgridò, sorridendo però.

-Ma mi prendi in giro? Tu AMI le feste, ami stare al centro dell'attenzione, ma sopratutto ami ubriacarti.-Rispose a tono Beatrice, elencando i punti con le dita della mano.

-Mi conosci troppo bene.-Rise lui.

Saul ricevette una marea di regali -E molti, molti soldi- e tutti bevettero fino a ubriacarsi, facendo casino in mezzo a quella spiaggetta deserta.

Fecero pure il bagno di mezza notte, nonostante le ragazze, seppur ubriache, non volessero.

-E' stata una festa da sballo Bea.-Disse Eleonora all'amica, con le guance tutte arrossate dall'alcool.-Chi l'avrebbe mai detto che Saul ti avrebbe cambiata in quel modo?-

Bea arrossì.-Non sono cambiata poi molto.-Borbottò, finendo il suo drink.

-Noo...-Ghignò la moretta.-Io lo sapevo fin dall'inizio che sareste finiti insieme. Alla fine Saul è diventato il tuo "Impasse".-

-Il mio cosa?-

-E' francese genius, significa "Vicolo cieco". Saul è diventato in poco tempo il tuo vicolo cieco e tu non hai fatto niente per impedirlo.-Disse con fare da saputella.- Ehi! Guarda là! Sembra che il nostro Fede ti abbia dimenticata almeno per questa sera!-Cambiò argomento la mora, indicando Federico che beveva una birra ridendo di tanto in tanto, in compagnia di una ragazza bellissima, mora con gli occhi chiari.

-Mi pare di conoscerla di vista. E' il capitano della squadra di pallavolo, però non mi ricordo se si chiama Alessia oppure Federica.-Commentò Beatrice.

Seppur non amasse Federico, le dispiaceva che quella sera non le avesse rivolto nemmeno un po' di attenzioni. E a pensarci bene, non la stava calcolando più dal loro ultimo discorso in ospedale, poco prima che Saul si svegliasse. Le faceva male l'idea che lo stesse pian piano perdendo, perchè anche se faticava ad ammetterlo, lui era importante per lei; e anche tanto.

Era sicura al cento per cento di amare Saul, ma Federico era una di quelle cottarelle di cui in genere non si viene mai a capo. Come quando un ragazzo ti fa la corte e a te piacciono le sue attenzioni, seppur non ammetterai mai e poi mai che quelle attenzioni ti piacciono. Ecco cosa provava Beatrice per Federico. E si sentiva dannatamente egoista a pensarlo.

Federica ( O Alessia ) era una bellissima ragazza, lei meritava le attenzioni di Federico. D'altronde non poteva pensare che Fede l'avrebbe rincorsa senza successo a vita.

Beatrice sperò di non perderlo almeno come amico, perchè quello non lo avrebbe retto.

Federico non doveva uscire dalla sua vita, lui era troppo importante.

Troppo.

***

La nottata era trascorsa troppo in fretta. La mattina seguente, Beatrice si sveglio mezza rimbambita dalla sbronza della sera priman e con la schiena a pezzi, per l'essersi addormentata sul cofano della macchina di Anis. Era coperta dal giubbotto di pelle di Saul, che sonnecchiava in una posizione contorta accanto a lei.

Sorrise e gli baciò la guancia per svegliarlo.-Buongiorno maggiorenne.-Sussurrò.

Saul aprì un occhio e sorrise nel vedere il volto di Beatrice accanto a sè.

-Oggi è il grande giorno. Il giorno che farò il culo una volta per tutte a Cameron.-Disse, con la voce rauca tipica di chi si è appena svegliato.

Il sorriso dal volto di Beatrice scomparve.-Potresti anche perdere e farti male.-

-Tu pensa a stare tranquilla, dopo la gara tornerò a casa e faremo una nottata di sesso sfrenato sul tavolo della cucina, o forse preferisci il lavandino del bagno? Quei posti non li abbiamo ancora provati.-Commentò malizioso.

Beatrice fece finta di non averlo sentito.-Se pensi che io farò la damigella che aspetta il proprio principino chiusa nel castello al sicuro sei proprio fuori strada. Io vengo con te e salgo pure in macchina.-

La faccia di Saul da divertita diventò seria.-Ma sei matta? Lì non ci esci viva! Le uniche donne che vanno a quelle gare sono le puttane dei giocatori. E' pieno di uomini zozzi e schifosi e non ho intenzione di lasciarti nelle loro mani. Sei solo una ragazzina.-

-Proprio per questo salirò in macchina con te.-Ghignò Beatrice.

Saul fece una risatina amara.-Te lo puoi scordare. E' pericoloso.-

-Ah, finalmente la vedi dal mio punto di vista! Sai cosa? Vorrei che a quella gara non ci andassimo nè io nè tu ma sei talmente testardo e orgoglioso che vuoi partecipare a tutti i costi. Senza di me non ci vai. Fine.-

Saul sospirò pesantemente.-Vorrà dire che verrà pure Federico, così potra tenerti d'occhio.-

Beatrice raggelò.Lei e Federico non si rivolgevano la parola, seppur non avessero litigato. Troppo imbarazzo. Vederlo, avrebbe significato dover chiarire sulla questione avvenuta in ospedale. -Federico? Non può venire...Che ne so...Anis? O Leonardo?-

Saul la ghiacciò con lo sguardo.-Fede è il mio migliore amico ed è la persona di cui mi fido di più. Se vieni, stai a guardare nelle tribune con lui, e non ti ci devi allontanare nemmeno per sogno. Il patto è questo.-

Continua...

Capitolo dedicato alla più fantastica amica a distanza che ci potrebbe essere! onlyourheart

Impasse #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora