Capitolo 32

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Impasse

Capitolo 32

-Mamma io non lo voglio rivedere mai più.- Singhiozzò Beatrice, stretta nell'abbraccio della donna.

-Lo so amore...Lo so. Ma devi vederlo...Quando siamo andati in tribunale, due anni fa...Fu stabilito che tu avresti vissuto con me e Noah, ma tuo padre avrebbe avuto il diritto di vederti almeno due volte a settimana.- Balbettò la donna tra le lacrime.

Beatrice si scostò di scatto.- Cosa?!-Urlò.

-Tesoro mi dispiace tanto...Non pensavo che le cose sarebbero andate così...-Cercò di avvicinarsi la donna, ma Beatrice indietreggiò ancora, fino a scontrarsi sul petto di Saul che la strinse tra le sue braccia per infonderle coraggio.-Chiamerà l'avvocato se non rispettiamo i patti, tu sai quanto tuo padre possa essere stronzo...-Mormorò la donna.

Beatrice sospirò.- Andiamo in camera Saul.- Sussurrò.

Saul annuì e la prese per mano. Salirono le scale e si chiusero a chiave nella stanza della bionda.

La stanza di Beatrice rispecchiava il suo carattere. Le pareti erano tinte di azzurro chiaro e il letto era grande, bianco panna, così come tutti i mobili della stanza. Aveva un pouf nero accanto alla finestra con il balconcino attiguo. Accanto alla scrivania c'era un'enorme biblioteca bianco panna con una miriade di libri. Il letto era ricoperto interamente da cuscini blu, azzurri neri e bianchi e da qualche pupazzetto di quando era ancora una bambina.

Si sedette sul pouf, portando le ginocchia al petto in un abbraccio silenzioso. Le lacrime scorrevano sul volto senza fermarsi.

-Adesso basta piangere.- Disse Saul serio in volto. Le prese la mano e la fece alzare dal pouf, poi le asciugò le lacrime con il pollice.-Shh, basta.- Sussurrò.

Beatrice fece una piccola smorfia somigliante ad un sorriso e si calmò.

Si sdraiarono sul letto sprofondando nei mille cuscini colorati. Rimasero in silenzio, abbracciati, ascoltando il respiro dell'altro. Rimasero così fino al tardo pomeriggio.

-Settimana prossima ho la versione di latino, cazzo.-Mormorò tra sè e sè Saul.

Beatrice sospirò.- Quante materie sotto hai?-

-Emh...-Non rispose Saul.

-Saul! Quante materie hai sotto?-Si alzò leggermente dal petto di lui Bea, guardandolo negli occhi.

-...Quattro o cinque...-

Beatrice spalancò gli occhi.- Saul!- Lo sgridò.

-Cosa?!-Ridacchiò leggermente lui, a disagio per lo sguardo di rimprovero di Bea.

-Se continui così ti cannano! Mancano solo due mesi alla fine della scuola!-

-Uff vorrà dire che passeremo un anno in più insieme.-

-Devi metterti a studiare! ORA!-

-Che palle...-Mormorò Saul, tirando fuori dal suo zaino il libro di latino del quarto anno.

-Amore io non posso aiutarti perchè quelle cose non le ho mai fatte...Ma se vuoi posso aiutarti a ripetere. Ti interrogo okay?-

-Solo perchè sei incazzata con il mondo non significa che devi prendertela con me.- Si lagnò Saul.

-Muoviti.- Ridacchiò Bea, sdraiandosi a pancia in giù accanto a lui e osservandolo leggere.

Dopo cinque minuti Saul sbuffò e poggiò la testa sul libro, chiudendo gli occhi nel tentativo di dormire.

Beatrice lo scosse scocciata.- Facciamo così, tu studi per bene, questa sera alle 22.00 io ti interrogo e ad ogni risposta esatta sarà un punto a tuo favore. Se tutte le risposte saranno esatte ti do carta libera. Farò quello che vuoi tu per tutta la notte.-

-Sai che stai firmando la carta con il diavolo vero?-

-Lo so.- Ghignò Bea, poi prese il cellulare di Saul e inviò un messaggio a sua madre, informandola che sarebbe rimasto a dormire da lei per studiare.

Saul si mise a studiare.

Aveva lo sguardo concentratissimo, era evidente che volesse vincere la sfida di Beatrice.

Beatrice lo osservò per un po' poi gli scattò una foto e la inviò alla madre.

"Foto allegata-

Ciao Mascia! Guarda come studia tuo figlio! L'ho minacciato per benino! ;)"

"Da Mascia:

Wow! Non l'avevo mai visto studiare così! Sono così orgogliosa di lui! Da quando sta con te è cambiato tantissimo. Prima non si fermava mai a casa a dormire, rispondeva male. Ora ha come subito una trasformazione! Grazie Beatrice, di tutto. Mi hai ridato il mio Saul."

Beatrice sorrise intenerita e poi scese in salotto, sua madre era appena uscita di casa, faceva la notte quel giorno. Noah invece era partito per tre giorni in Inghilterra per lavoro.

Il giorno del matrimonio si avvicinava sempre di più, mancavano solo 21 giorni.

Si mise ai fornelli per preparare la cena. Decise di fare i tortellini panna e prosciutto, dato che era il piatto preferito di Saul.

Passarono due ore buone, in cui Saul studiò come un matto, mentre Beatrice cucinò.

-AMORE! SCENDI A CENARE!-Urlò la bionda.

Saul scese poco dopo, sorridendo nel vedere Beatrice intavolare i suoi amati tortellini.

-Ma lo sai che ti amo?-Chiese sedendosi a tavola.

Beatrice arrossì.- Ti piacciono?-Chiese, prendendone una forchettata e portandola alla bocca.

Saul la imitò e assaggiò.- Sono buonissimi. Li fai anche meglio di mia madre.-

Beatrice arrossì ancora di più.- Come procede lo studio?-

-Ho quasi finito, poi vincerò la sfida e questa notte sarai mia. In tutti i sensi.- Saul fece un sorrisino malizioso.

-Che idiota.- Rise Bea, versando l'acqua frizzante nel bicchiere del suo ragazzo.

-Ma come, dopo una cena così neanche un goccetto di vino?-Chiese deluso.

-Mi devi rimanere lucido e in forma per ripetere la lezione. Meno alcool più studio, poi vedrai come migliorerai in latino.-

-Va bene mamma.- Sbuffò.

Appena finito di cenare Saul tornò in camera, mentre Bea si mise a guardare la televisione in salotto per non disturbarlo.

Arrivarono le dieci e Beatrice salì le scale entrando in camera.

-Hai finito?-

-Si.-

-Bene, dammi il libro.- Sorrise Beatrice, per poi sedersi sul pouf mentre Saul si mise a gambe incrociate sul letto.

Beatrice lo interrogò e Saul non sbagliò neanche una domanda.

-Ora sei tutta mia...-Disse Saul con voce seducente, facendola sdraiare sul letto sotto di lui.

Prese a baciarle il volto, poi il collo, poi il petto. Si svestirono velocemente, a vicenda. Saul continuò a baciarla dappertutto, facendola impazzire.

-Vero che prima o poi mi darai il culo?-

-SAUL!-

Continua...
Okay, il capitolo è orribile, ma ragazze sul serio non ho molto tempo per aggiornare e la stanchezza mi fa creare queste cagatine. Scusatemi.

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