ImpasseCapitolo 17
-COSA? Ma Bea sei sicura?-Chiese Eleonora sgranando gli occhi. In tutta la sua vita non aveva mai sentito dire a Bea certe cose.
-Beh, credo di si.- Avvampò lei, stringendo i libri al petto imbarazzata.
-Questo è un miracolo! Non ci posso credere! Finalmente la mia Bea sta crescendo.-La prese in giro Eleonora, sollevata però che l'amica si fosse finalmente innamorata.
Temeva seriamente che a trent'anni se la sarebbe ritrovata a vivere sul suo divano con due gatti.
-Non mi prendere in giro.-Borbottò arrossendo Beatrice.- Comunque...Ha fatto finta di niente fino ad oggi. Credo proprio di non interessargli... Probabilmente era l'eccitazione del momento o qualcosa del genere.-Mormorò delusa.
-Ma va, non fasciarti la testa! Secondo me è soltanto imbarazzato. Infondo da quando Saul il rubacuori perde la testa per una ragazza?-Domandò retorica la moretta, alzando gli occhi al cielo con fare ovvio.
-Dormire tra le sue braccia è stato bellissimo.-Sussurrò quasi tra sè e sè Bea, sgranando poi gli occhi per quello che aveva detto.-Mi sto rimbambendo. Che schifo sto diventando sdolcinata come te, devo smetterla di frequentarti.-Disse disgustata, facendo ridere l'amica.
-Comunque...Ho sentito dire che Linda è furiosa perchè Saul ti ha difesa e l'ha lasciata. Ti rovinerà l'esistenza.-Le disse Eleonora, cambiando discorso.
-Oh, sono io che rovinerò la vita a lei. Crede che non glie la farò pagare per avermi umiliata di fronte all'intera scuola con quella lattina di aranciata? Io la uccido.-Ghignò Beatrice sadica, pregustando vendetta.
-Chi è che uccide chi?-Chiese una voce alle spalle di Bea ridacchiando. Le mise le mani davanti agli occhi.-Chi sono?-Chiese.
-Saul.-Sorrise lei girandosi e facendo tingere le sue guance di un tenero rosso ciliegia.
-Ti stavo giusto guardando da lontano...Ti trovo incredibilmente scopabile con la mia felpa addosso.-Sussurrò suadente lui, avvicinandosi pericolosamente al volto di Beatrice, che si irrigidì avvampando.-Quella felpa tienila. Mi piace vedertela addosso.-Concluse, soddisfatto di aver fatto diventare Beatrice di mille colori in un solo istante, per l'imbarazzo.
-V-va bene.-Mormorò lei guardando gli occhi di lui come ipnotizzata.
Lui sorrise e le mise una mano sul fianco, scatenandole mille brividi lungo la schiena. -Ti accompagno in classe, prima che scateni un omicidio a quella vipera della mia ex.-
-Meglio tenermi a bada, so essere molto vendicativa.-Ghignò lei.
-Emh...Vi dispiace smettere di flirtare davanti a me? E' imbarazzante.-Lì distolse dal loro piccolo mondo Eleonora.
Detto questo andarono tutti verso la classe di Bea ed Eleonora. Saul salutò Bea con un bacio sulla guancia e se ne andò, sotto gli occhi invidiosi e gelosi di Lucrezia.
-Quella stronza mi ha rubato il ragazzo.-Sussurrò Lucrezia alla sua compagna di banco, nonchè amica, Asia.
-Cosa intendi fare?-Chiese la rossa, mordicchiando la penna distrattamente.
-Non lo so ancora, ma glie la farò pagare, a lei e anche a lui.-Ghignò soddisfatta, per poi riprendere a copiare i compiti che non aveva fatto.
Beatrice sbattè la testa sul banco con aria stanca.-Con tutto lo spavento di ieri siamo andati a letto tardissimo e sono stravolta.-Si lagnò con Eleonora, che sembrava fresca come una rosa.-Ma come fai?-Le chiese.
-Beh, la ginnastica da letto mi tiene in forma.-Ghignò Eleonora, per niente imbarazzata.
-Tu il senso del pudore proprio zero eh.-
-Esatto.-Rise Eleonora divertita.-Comunque, oggi shopping, devo comprare qualcosa per questa sera dato che Leonardo mi porta fuori al cinema. Deve farsi perdonare per avermi mentito così spudoratamente. Non l'ho ancora perdonato.-
-Povero Leo, lo farai penare.-Ridacchiò Bea.
-Stavo pensando che potremmo rinnovarti l'armadio. Praticamente indossi solo felponi.-Si ritrovò a riflettere Eleonora.
-Non ci pensare neanche.-
-Oh si cara, compriamo qualcosa di carino così farai morire Saul.-Ghignò Eleonora.
-Ma a me piacciono i felponi. Specialmente quelli da uomo.-Rispose trasognante Beatrice.
-Si era notato.-La prese in giro Eleonora.
Le ore di lezione passarono in fretta e le due amiche presero il treno per andare in centro e fare un po' di shopping folle.
-Non vedo l'ora di farti provare questo vestito!-Urlò Eleonora tirandola in camerino.
Alla fine la mora aveva chiamato Saul e gli aveva praticamente urlato contro che quella sera si sarebbe dovuto tenere libero, perchè sarebbe uscito con Beatrice.
-Lo odio.-Si lagnò Bea, abbassandoselo il più possibile per nascondere le gambe, una volta aperta la tenda del camerino.
-Ma sei un amore!-Si complimentò la mora, con gli occhi a cuoricino.-Lo prendi.-Le ordinò.
Beatrice sbuffò.-Non lo voglio.-
-E invece lo prendi.- ghignò Ele, per poi trascinarla alla cassa.
Poco dopo le due amiche si trovavano in camera della bionda, con due accappatoi addosso. Eleonora stava facendo i capelli a Beatrice e Beatrice si stava ritoccando lo smalto, poi Beatrice avrebbe fatto i capelli a Eleonora.
-Sono agitata.- mormorò Bea.
-Aw che tenera la mia cucciola.-
-Non mi sfottere, stronza.- ringhiò Beatrice, facendo ridere sguaiatamente Eleonora.
-Pronta.- Finì il lavoro la mora. -Ora mi fai i capelli e saremo in orario perfetto per uscire con Saul e Leo.
beatrice le fece velocemente i boccoli ai capelli e infine si vestirono, misero un po' di profumo, le scarpe col tacco, il trucco e finirono.
Il campanello suonò.
Eleonora andò ad aprire e trovò Leo e Saul, così li fece accomodare in salotto.
-Sei splendida amore.- l'adulò il moro, sorridendole e porgendole dei fiori.
-Grazie.- arrossì lei. Poi si rivolse a Saul. -Bea si sta finendo di truccare, non è molto esperta. Dovrebbe arrivare tra poco.- lo avvisò.
-Grazie.- sorrise lui, sistemando il ciuffo.
Beatrice scese le scale e si fermò davanti a Saul, rossa d'imbarazzo ma incantata a guardare lo spettacolo che era lui quella sera.
Anche Saul arrossì leggermente, vedendo Beatrice ancora più bella del solito.
-...Sei splendida.- mormorò guardandole intensamente le labbra
-Anche tu.- mormorò lei.
Si avvicinarono piano e...
Continua...
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Impasse #wattys2016
RomanceOggi lo guardavo mentre parlava. Sa sempre usare le parole giuste, coinciso e diretto. Starei ore intere ad ascoltarlo, anche senza dire niente, e lo sai, per me sarebbe un'eccezione. Mi capita spesso di guardarlo, mi fisso sempre sulla porzione di...