Impasse
Vi ricordo di andare a leggere il prologo di Prostitute! Verrà aggiornato appena io e @Onlyourheart avremo un attimo di tempo, ma solo se raggiungerà più di 50 voti!
Capitolo 36
La polizia parlò a lungo con Beatrice, che nonostante tutto spiegò tutta la situazione con sincerità. A saul andò anche peggio, lo tennero segregato a parlare in quella stanza per almeno quattro ore, nonostante fosse ancora convalescente.
Tutto quello che avevano detto i due ragazzi però coincideva e ogni prova era contro Joy. Ora dovevano solo catturarlo.
La polizia assicurò alle famiglie di Beatrice e Saul di non preoccuparsi; avrebbero catturato Joy.
***
-Sono così orgogliosa di te.-Sorrise Beatrice, accarezzando il volto di Saul, seduto sul letto dell'ospedale. L'infermiera gli stava cambiando la fasciatura, quel giorno sarebbe potuto tornare a casa.-Non solo hai detto tutta la verità alla polizia, ma hai anche recuperato ben tre materie! Così per quest'estate dovrai recuperare solo due debiti.-Disse.
Saul sorrise.-Studiare quando si è in ospedale a non fare nulla è molto più semplice.-Constatò.
-Allora devo farti finire in ospedale per farti studiare come si deve?-Scherzò Beatrice piegando le magliette di Saul e infilandole nello zaino.
-Mi basta che mi dai qualche riconpensa ogni tanto...Se capisci cosa intendo.-Ghignò lui, posandole una mano sul lato B.
Beatrice arrossì e gli scacciò via la mano.-Domani è il tuo compleanno. Ho una sorpresa per te.-
-Ti avevo detto niente feste.-Si lamentò lui.
-Ma non è una festa! Saremo solo io e te.-Sorrise Beatrice.
Saul sospirò contento.-Il miglior compleanno di sempre. La ragazza più bella al mio fianco; finalmente una macchina...-
Beatrice si rabbuiò.-Dovremo dire a Cameron che non parteciperai più alla gara.-
-Cosa? Neanche per sogno. Non mi tirerò indietro. Ho superato l'esame per la patente a pieni voti -Grazie a te- e ora voglio batterlo! Non si doveva permettere di metterti le mani addosso.-
-Ma amore cerca di ragionare...Ti fa ancora male la spalla! E poi Joy è a piede libero io...-Saul la interruppe con un bacio.
-Parteciperò, tu non ti devi preoccupare di nulla.-
Beatrice sospirò affranta.-Okey...-
Ora andiamo, sarai la prima a salire sulla mia nuova e bellissima porsche fiammante! Sai, piccolo regalo dei miei...-
-Alla faccia di piccolo! Quella macchina costa quanto un rene!-Rise Beatrice, mentre camminavano mano nella mano nei corridoi in cerca dell'uscita.
Arrivarono nei parcheggi, Beatrice al posto di vedere come al solito la moto da cross di Saul vide una splendida porche nera.
-Prima le signore.-Rise Saul per poi aprirle lo sportello con un finto inchino.
Beatrice gli tirò uno schiaffetto dietro la nuca ridendo ed entrò.
-Parteciperai con questa macchina? E se la rovini?-Chiese Bea.
-Ma sei matta? Non ho intenzione di sprecare una macchina da 90.000 euro.-
-E con che macchina penserai di gareggiare?-
-Anis possiede una concessionaria di macchine da corsa...Me ne farò prestare una da lui. Infondo con tutta l'erba che gli ho fornito gratis me la deve. Poi glie la riporterò intatta...Forse.-Rise Saul.
Il giorno dopo arrivò ben presto. Beatrice si alzò prestissimo e prese il lenzuolo che aveva preparato il giorno prima.
Sul lenzuolo aveva messo tutte le loro foto più una scritta: "18 anni fa è nata l'unica persona in grado di rubarmi il cuore e strapparmi una risata. Ti amo amore."
Poi prese il cestino che conteneva il necessario per un pranzo al mare e ci mise dentro la scatolina con il regalo di Saul.
Arrivò davanti casa di Saul a piedi. Nel parcheggio c'era già l'autista seduto nella macchina dai vetri oscurati che li avrebbe condotti nel luogo dove Beatrice voleva andare. Doveva essere una sorpresa.
Si era messa d'accordo con la mamma di Saul per farlo svegliare a quell'ora (conoscendo l'elemento, da solo si sarebbe svegliato verso le 15.00 del pomeriggio) e farlo andare in balcone.
Saul aprì la finestra scocciato mentre bisticciava con sua madre, irritato di essere stato svegliato alle 10.00 del mattino. Ma appena vide il lenzuolo adagiato sull'erba appena tagliata del suo giardino sorrise.
Scese al piano di sotto e abbracciò di slancio Beatrice sollevandola dal pavimento mentre sua mamma Mascia rideva scattando delle foto di tanto in tanto.
-Grazie.-Sorrise lui.
-Non è mica finita qui!-Sorrise lei.-Vatti a vestire poi andiamo in un posto. E' una sorpresa.-
-Non dovevi.-Borbottò imbarazzato ma comunque ubbidendo. Si lavò e si vestì velocemente e poi scese in salotto dove Beatrice chiacchierava amabilmente con sua madre con una tazza di the in mano.
-Andiamo?-Chiese lei.
-Andiamo.-
Salirono nell'auto che Beatrice aveva affittato per quell'occasione.-Pure il passaggio in una macchina di lusso, non dovevi prenderti tanto disturbo. Infondo la macchina ce l'ho.-
-Ma così non sarebbe stata più una sopresa! Ora goditi il viaggio e zitto brutto vecchietto.-Lo prese in giro Beatrice per poi baciargli la guancia.-Wow sto con uno maggiorenne.-
-Sì.-Rise Saul.-E io sto con una nanerottola di quindici anni.-
-Ehi! Il mese prossimo ne faccio sedici!-Si lamentò Beatrice.
-Ah allora sei grande!-La prese in giro per poi farla sedere sulle sue gambe. L'autista fece finta di niente mentre loro si scambiavano battutine e tenere effusioni.
-Oh, siamo quasi arrivati! Sei pronto?-Chiese entusiasta Beatrice prendendo in mano il cestino.
-Si.-Ridacchiò lui. Beatrice ringraziò l'autista che aveva già precedentemente pagato e scesero dall'auto.
-Ma è il nostro posto.-Disse Saul commosso, guardando la spiaggia in cui lui l'aveva portata quando lo fecero per la prima volta.
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto.-Sorrise Beatrice.-Ma ora mangiamo, che è ora di pranzo e sto morendo di fame!-Disse poi, tirando fuori la tovaglia a scacchi rossi e adagiandola sulla sabbia finissima.
Stranamente Saul l'aiutò ad apparecchiare e Beatrice stette attenta che non scoprisse il suo regalo che gli avrebbe dato a fine pranzo.
Si sedettero sulla tovaglia mangiando tutte le prelibatezze che Beatrice aveva preparato.
-Wow piccola cucini da dio...-Commentò Saul divorando la sua fetta di torta.
-Sono contenta che ti piaccia...-Sorrise Beatrice per poi farsi più vicina a lui. Gli baciò e mordicchiò il lobo dell'orecchio in modo sensuale in modo da distrarlo e quando Saul chiuse gli occhi per godersi le coccole un po' troppo affettuose della ragazza lei si staccò e gli mise sulle gambe la scatolina.
-Un altro regalo?! Ma tu sei pazza!-
-Aprilo avanti!-
Saul scartò velocemente il pacchetto nero e vi trovò all'interno...
Continua...
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Impasse #wattys2016
RomanceOggi lo guardavo mentre parlava. Sa sempre usare le parole giuste, coinciso e diretto. Starei ore intere ad ascoltarlo, anche senza dire niente, e lo sai, per me sarebbe un'eccezione. Mi capita spesso di guardarlo, mi fisso sempre sulla porzione di...