Scena 15

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Jade cadde sopra Sebastian con un altro paio di imprecazioni a denti stretti.

Il ragazzo provò a sollevarsi sui palmi delle mani, ma scivolò di nuovo. Jade si alzò per prima e uscì svelta dalla lastra di ghiaccio. Allungò una mano verso Sebastian e lo aiutò ad alzarsi. Appena si toccarono, Jade avvertì una strana sensazione, come di freddo, come quando toccava Amber, solo che contraria e... in qualche modo profondamente sbagliata.

<< Scusami >> mormorò, la voce leggermente stridula, mentre si allontanava di colpo da Sebastian.

Lui le sorrise, ed era diverso da prima, più furbo << L'hai creata te? >>

Jade sbiancò. Non poteva dire a quel ragazzo la verità, l'avrebbe presa per pazza << Che cosa? >>

<< La lastra di ghiaccio >>

Jade si guardò intorno. << Che cosa stai dicendo? >>

Il ragazzo sorrise di nuovo in quel suo modo strano. << Dai, ammettilo. È da quando ti ho guardato in faccia che so che non sei umana. Sbaglio? >>

Jade sorrise, senza sapere bene il perché. << Non sbagli >>

<< Controlli l'acqua? >> chiese.

Jade lo osservò e sentì all'istante di potersi fidare << Sì. E tu sei come me? >>

Sebastian sorrise di nuovo, più languido e con quel suo primo sorriso dolce e calmo. << Esatto. Controllo la materia. Posso modificare la forma degli oggetti ... Cose così >>

Jade buttò lo sguardo al polso del ragazzo e vide un orologio: era decisamente in ritardo.

<< Non puoi nemmeno bagnarti con la pioggia! >> esclamò Sebastian, stupito.

Jade si sfiorò i capelli, agganciandoli dietro le orecchie << È comodo in questi casi >>

<< Quanto sarebbe bello avere i tuoi poteri adesso >>

Jade prese in considerazione l'idea di salutarlo e andare dagli altri, nel solito bar, ma scartò l'opzione.

<< Sebastian? >>

<< Si? >>

<< Ti andrebbe di andare a mangiare qualcosa? >>

Il ragazzo sorrise e le porse il braccio. Si allontanarono insieme, svanendo nella nebbiolina che si aggirava per la città.


IL QUINTO INGRANAGGIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora