Scena 16

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<< Verranno a cercarci? >> chiese Amber.

Robin guardò il giornale come se dovesse rispondere al posto suo, e non fiatò.

<< Forse. Io non mi farei prendere troppo dal panico... credo sia meglio guardare e aspettare, vedere come evolve la faccenda >> rispose Lauren, senza guardare nessuno.

<< Ma allora non sarebbe più sicuro stare alla Villa, anziché qui? >>

Robin allontanò il piatto da sé, brusco << Piuttosto, sarebbe meglio trovare Jade. Se dobbiamo essere paranoici, meglio se lo facciamo anche con lei >>

Lauren finì il cappuccino in un sorso. Aveva un sapore peggiore. << Forse so dove si trova >>

<< Veramente abbiamo così tanta fretta? >> chiese Robin, alzandosi e infilandosi la felpa.

<< Effettivamente no >> ammise Lauren. Sentiva un sapore amaro in fondo alla bocca e una strana sensazione che le stuzzicava la mente: era come se fosse strattonata contemporaneamente in due direzioni diverse. Una parte di lei voleva correre, scappare da quello che sembrava l'inizio di un incubo, l'altra voleva affrontare la paura e sconfiggerla, scoprire chi era l'assassino...

Ma sì, aveva paura. La verità era che aveva sognato quel momento milioni di volte, aveva visto quegli attimi di panico nei propri incubi.

Lauren guardò Amber: sembrava una molla pronta a scattare. Ribolliva di buone aspettative, ma come faceva, quando il mondo sembrava andare a rotoli, lentamente, come paralizzato dentro ha goccia di resina, nell'incapacità di muoversi?

IL QUINTO INGRANAGGIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora