Scena 38

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Jade guardò Sebastian con malcelato interesse.

<< Qual è il tuo potere? >>

Sebastian sorrise << Controllo gli oggetti, ma, ecco, non funziona sempre >>

Jade sorrise con dispiacere. Era forse il suo destino vivere circondata da persone sfortunate?

<< Ma non dispiacerti, combatto bene se ce n'è bisogno >>

La ragazza sospirò. << Ne conosco un'altra di Derwin, molto simile a te >>

Gli occhi di Sebastian brillarono. << Sul serio? Io non conosco altri Derwin, a parte te ovviamente >>

<< Oh, io ne conosco parecchi >>

Sebastian la guardò con rinnovato interesse e cominciò a sbattere le dita contro il piano del tavolino del bar << Vivi con altri di noi? >>

Jade annuì << Si, ma diciamo che non sono troppo amichevoli >>

Sebastian le rivolse un sorriso spento << Quando passiamo la vita a scappare non è molto facile essere amichevoli con le persone che si conoscono poco >>

<< Io conosco Lauren da quando ci siamo risvegliate e non è molto cordiale ugualmente >>

<< Lauren? È una tua amica? >>

Jade agitò una mano quasi con disprezzo. << Credo lo fosse anche prima che diventassimo ciò che siamo ora, è stata la prima cosa che ho visto quando mi sono svegliata, ma ultimamente è diventata strana >>

<< Be', forse si sente sola >>

Jade strinse le labbra. Perché tutti dovevano provare compassione per Lauren. Se l'altra ragazza lo avesse saputo, sarebbe andata su tutte le furie.

<< Oh, può anche sentirsi sola, ma sa badare a se stessa. Quando eravamo più giovani, circa dieci anni fa, degli uomini ci davano la caccia >>

Gli occhi azzurri di Sebastian parvero annuvolarsi, come un cielo estivo in previsione di un temporale particolarmente violento << Sul serio? E scommetto che siete riuscite a batterli >>

Jade tentennò << Be', non li abbiamo proprio battuti. Un giorno Lauren ha visto uno di loro che aggrediva una ragazza e l'ha difesa. È saltato fuori che anche lei era una Derwin, parecchio ricca che ci ha accolto in casa sua appena ha capito la faccenda >>

Sebastian parve colpito << Scommetto che eravate fantastiche, voi due insieme, a combattere spalla a spalla >>

La ragazza annuì e parlò sovrappensiero, senza pensare cosa o a chi stesse dicendo tutto << Eravamo una bella coppia, io con l'acqua e lei con frecce e coltelli >>

Gli occhi di Sebastian brillarono di curiosità << Frecce e coltelli? >>

<< Sì, Lauren difendeva entrambe >>

<< Ma i suoi poteri ... >>

Jade si rabbuiò, sicura di far capire al ragazzo di aver toccato un tasto dolente << Lauren non ha poteri >>

Qualcosa, nello sguardo di Sebastian, cambiò: improvvisamente sembrò addolorato, più di quel che doveva, come se conoscesse già Lauren e sentisse la sua vecchia triste storia per la centesima volta ma che ci stesse ancora male. << Mi piacerebbe conoscerla >> mormorò, interrompendo bruscamente i pensieri di Jade. Non le diede fastidio, c'era abituata. Chiunque sentisse la storia di Lauren aveva voglia di conoscerla, ma sapeva che Sebastian era interessato a lei, non alla sua amica.

<< Se vuoi la settimana prossima potresti venire a cena da noi, così conosci tutta la compagnia >>

Sebastian sorrise, con quel suo modo goffo e impacciato << Mi farebbe molto piacere. Quando? >>

<< Be', oggi è sabato. Andrebbe bene ... martedì sera? >>

Sebastian alzò lo sguardo e Jade quasi vide i suoi pensieri, dove mani invisibili sfogliavano un'agenda invisibile. Si ritrovò a sorridere. Era Lauren che vedeva queste cose, non lei.

<< Certo. Va benissimo >>

Jade guardò l'orologio, oltre il bancone del bar e strinse le labbra. Buttò gli occhi fuori dalla vetrina e vide il cielo farsi buio. Scese dallo sgabello e guardò Sebastian << Ora è meglio che vada. L'ultimo autobus passa tra poco >> disse, mettendosi la borsa su una spalla e facendo un passo verso la porta.

<< Autobus? Torni a casa in autobus? >> chiese Sebastian, meravigliato.

Jade si strinse nelle spalle << Be', sì. La fermata non è molto lontana da casa >>

Sebastian sorrise con furbizia << No, no, no! Che razza di ragazzo sarei se ti lasciassi tornare a casa in autobus? >>

Jade strabuzzò << Ragazzo? >>

Sebastian arrossì, così intensamente che avrebbe benissimo potuto aver spinto un pulsante << Sì, cioè... >>

Jade si sporse e in avanti e gli diede un bacio su una guancia. Il ragazzo barcollò, poi sorrise, un sorriso calmo e goffo. Si avviò a grandi passi verso la porta, l'aprì e fece segno a Jade di andare verso il furgone << La sua carrozza la attende, principessa >>

Jade rise, come non le capitava da tempo, per una battuta così scema che probabilmente passò per tale pure lei.

Il viaggio di ritorno lo passarono a chiacchierare, delle loro vite disastrate, facendo supposizioni su quello che erano prima. Sebastian fermò il furgoncino davanti al cancello della villa e, dopo un ultimo bacio, Jade scese. Tutto andava per il verso giusto. Tutto sarebbe tornato bello come una volta. Era così piena di buone speranze che se le sentiva ribollire dentro il petto. Intanto aveva smesso di piovere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24, 2016 ⏰

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