Scena 36

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Jade si fermò davanti al bar con un sorriso stampato sulle labbra. Aveva buttato uno sguardo dentro il locale, dalla vetrina, ma Sebastian ancora non c'era.

Batté nervosamente il piede per terra e guardò il cielo: stava per piovere ancora.

Guardò ai lati della strada, ma del ragazzo nemmeno l'ombra. Poi da un'altra strada arrivò un furgoncino bianco con i finestrini scuri, simile a quello usato dalle ditte per il trasporto dei prodotti, che parcheggiò alla perfezione davanti al bar. Le luci si spensero e Sebastian scese dal furgone con un gran sorriso sulle labbra. Indossava un giubbotto di pelle e una maglietta verde militare, un paio di jeans scuri e delle scarpette di tela grigie. I capelli biondi erano lucidi di pioggia.

<< Ciao >> mormorò Jade.

<< Ciao >> rispose Sebastian sempre con quel sorriso adorabile.

<< Non mi aspettavo che chiamassi >>

Lui si strinse nelle spalle << Avevo visto il telefono troppo tardi ed ero occupato... Dovevo farmi perdonare >>

Jade sorrise << Per che cosa? >>

<< Be', per non aver risposto >>

Jade lo guardò, sentendo le guance diventare rosse, quasi quanto quelle di Steve a pranzo. Poteva una persona essere più dolce?, pensò. Come poteva Lauren vivere senza provare quel tipo di emozioni: l'amore e lo struggimento verso un'altra persona. Come poteva vivere perennemente da sola con quei libri? Come avrebbe mai provato emozioni forti, se non amava?

<< Entriamo a fare due chiacchiere? >> chiese Sebastian allungando una mano verso Jade.

Lei gliela prese e si incamminarono verso la porta del locale. Non poteva badare, o non voleva, ad alcuni piccoli dettagli: la pelle di Sebastian era gelida e nella sua stretta non si sentiva alcun battito cardiaco.

IL QUINTO INGRANAGGIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora