Lauren voltò stancamente l'angolo e imboccò il vicolo che accorciata la strada per la biblioteca. La pavimentazione lastricata del vicolo era leggermente sconnessa sui bordi dei marciapiedi fatti più recentemente. Le facciate degli edifici erano così alti da far assomigliare il vicolo a un tunnel. Il cielo scuro di nuvole non aiutava di certo. Lauren sentì la prima gocciolina atterrarle sul naso e sorrise lievemente, senza un vero e proprio motivo. Il vicolo terminava con un portico da una parte e un piazzale dall'altra. Lauren attraversò la piazza rettangolare sentendo la ghiaia umida di pioggia scricchiolare sotto gli scarponi.
La biblioteca era uno degli edifici più antichi della città, un palazzo di tre piani che occupava un intero lato del piazzale. In passato il complesso era stato un monastero e successivamente un liceo, ma nel corso degli anni aveva sempre mantenuto una biblioteca. Lauren si pulì i piedi sullo zerbino, grande quanto tutto l'ingresso e respirò quel meraviglioso odore di libri e polvere che per lei significava casa.
Le sale di lettura erano tantissime, come anche quelle per gli studenti. Lauren si diresse verso una stanza del piano terra dove non andava quasi nessuno e nel tragitto prese qualche libro dagli scaffali. Li appoggiò su uno dei tavoli e si sedette. Inutile dire che li lesse per intero quasi tutti e quando si avvicinò l'ora di pranzo li rimise tutti a posto. Amava quel posto e non ne conosceva nemmeno il motivo: era così assurdo...
Mentre si dirigeva verso l'uscita, passò davanti al bancone dei bibliotecari, dove un uomo di mezza età si affaccendava con una pila di libri da mettere su un carrello. Quando Lauren gli passò davanti, lui alzò gli occhi dal proprio lavoro e li fissò su Lauren con un misto di paura e preoccupazione. Qualcosa era passato nel suo sguardo, dietro gli occhiali, qualcosa di strano e sfuggente, qualcosa che andava oltre ai milioni di mondi che turbinavano già in quella testa che fin da giovanissima era stata abituata a sognare.
Lauren gli sorrise, giusto perché la situazione era così imbarazzante dafarle colorare le guance di rosso, e uscì dalla biblioteca. Cacciò in fretta ilpensiero del bibliotecario, ma sulle labbra le rimase un sorriso sciocco chenon riuscì a spiegarsi.

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IL QUINTO INGRANAGGIO
FantasyIl mondo è popolato da milioni di razze diverse, una di queste è quella dei Derwin, creature pressoché immortali, dotate di poteri incredibili. Esistono centinaia di Derwin, ma la nostra lente d'ingrandimento va a un piccolo gruppo, cinque persone c...