Quando anche Amber e Jade se ne furono andate dalla sala da pranzo, lasciando Robin e Steve da soli, cadde un silenzio opprimente. Steve cominciò a tormentare un pezzo di carne nel proprio piatto, facendo stridere la forchetta. Robin ingoiò un boccone di verdure e guardò l'altro di sottecchi.
<< Grazie amico >> sussurrò, appoggiando la forchetta, allontanando la sedia dal tavolo e guardando Robin dritto negli occhi.
<< Per cosa? >>
Steve sorrise a malapena << Per tutto, per oggi >>
Robin storse le labbra << Be', se sei vivo e se sei qui adesso è merito di Lauren. Senza di lei saresti morto. Credo che tu debba ringraziare lei, non me >>
Steve annuì lievemente e spostò lo sguardo sul muro alle spalle di Robin, trovandolo incredibilmente più interessante << Già... >>
Robin lo osservò << Steve? >>
L'altro ragazzo lo guardò << Sì? >>
<< Lauren ti piace, vero? >>
Steve sobbalzò e lo guardò con gli occhi sgranati. << Che cosa?! Cioè... no! >>
Robin sorrise con malizia << Steve, andiamo! È da prima che non fai che guardarla... >>
L'altro ragazzo, rosso in viso, ricominciò a balbettare << Sì, insomma, io, io non posso dire che una persona mi piace se la conosco da meno di qualche ora >>
Robin lo fissò, un sopracciglio sollevato e un sorriso scaltro sule labbra. << Ascolta, secondo me se ti butti non rimarrai deluso >>
Steve sgranò gli occhi << Che cosa? >>
Robin sospirò. << Andiamo... siete così simili... >>
<< Simili? >>
<< Lauren è sempre triste e arrabbiata, tu sei sempre triste e arrabbiato >>
Steve aggrottò la fronte. << Ma io sprizzo gioia da tutti i pori >> protestò.
Robin si alzò dalla sedia. << Sì, be', non mi sembravi granché felice in quella sala da gioco >>
<< Ma sorridevo come ... >>
Robin gli rivolse uno sguardo di rimprovero << Solo perché sorridi non vuol dire che sei felice. Ti conosco >>
Steve abbassò lo sguardo e sentì Robin allontanarsi, andando verso la porta.
<< Perché Lauren è triste? >> chiese, all'improvviso.
Robin si voltò, gli occhi accesi di furbizia << Questo lo devi scoprire da solo >>
<< Sì, ma ... non credo di piacerle, non so nemmeno se a me piace lei >>
Robin sorrise << Fatti un esame di coscienza. Non sono certo la persona migliore per dare consigli >>
Il ragazzo chiuse la porta alle proprie spalle, lasciando Steve da solo.
Guardò in cagnesco il proprio pezzo di carne, ormai freddo nel piatto e lo inforchettò << Ti odio >> bofonchiò.
I piatti si sollevarono dal tavolo e filarono verso la cucina, passando svelti davanti a Steve.
<< Questa casa mi odia ... >> borbottò, poi si alzò e tornò nella propria camera.

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IL QUINTO INGRANAGGIO
FantasiIl mondo è popolato da milioni di razze diverse, una di queste è quella dei Derwin, creature pressoché immortali, dotate di poteri incredibili. Esistono centinaia di Derwin, ma la nostra lente d'ingrandimento va a un piccolo gruppo, cinque persone c...