Scena 32

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Quando anche Amber e Jade se ne furono andate dalla sala da pranzo, lasciando Robin e Steve da soli, cadde un silenzio opprimente. Steve cominciò a tormentare un pezzo di carne nel proprio piatto, facendo stridere la forchetta. Robin ingoiò un boccone di verdure e guardò l'altro di sottecchi.

<< Grazie amico >> sussurrò, appoggiando la forchetta, allontanando la sedia dal tavolo e guardando Robin dritto negli occhi.

<< Per cosa? >>

Steve sorrise a malapena << Per tutto, per oggi >>

Robin storse le labbra << Be', se sei vivo e se sei qui adesso è merito di Lauren. Senza di lei saresti morto. Credo che tu debba ringraziare lei, non me >>

Steve annuì lievemente e spostò lo sguardo sul muro alle spalle di Robin, trovandolo incredibilmente più interessante << Già... >>

Robin lo osservò << Steve? >>

L'altro ragazzo lo guardò << Sì? >>

<< Lauren ti piace, vero? >>

Steve sobbalzò e lo guardò con gli occhi sgranati. << Che cosa?! Cioè... no! >>

Robin sorrise con malizia << Steve, andiamo! È da prima che non fai che guardarla... >>

L'altro ragazzo, rosso in viso, ricominciò a balbettare << Sì, insomma, io, io non posso dire che una persona mi piace se la conosco da meno di qualche ora >>

Robin lo fissò, un sopracciglio sollevato e un sorriso scaltro sule labbra. << Ascolta, secondo me se ti butti non rimarrai deluso >>

Steve sgranò gli occhi << Che cosa? >>

Robin sospirò. << Andiamo... siete così simili... >>

<< Simili? >>

<< Lauren è sempre triste e arrabbiata, tu sei sempre triste e arrabbiato >>

Steve aggrottò la fronte. << Ma io sprizzo gioia da tutti i pori >> protestò.

Robin si alzò dalla sedia. << Sì, be', non mi sembravi granché felice in quella sala da gioco >>

<< Ma sorridevo come ... >>

Robin gli rivolse uno sguardo di rimprovero << Solo perché sorridi non vuol dire che sei felice. Ti conosco >>

Steve abbassò lo sguardo e sentì Robin allontanarsi, andando verso la porta.

<< Perché Lauren è triste? >> chiese, all'improvviso.

Robin si voltò, gli occhi accesi di furbizia << Questo lo devi scoprire da solo >>

<< Sì, ma ... non credo di piacerle, non so nemmeno se a me piace lei >>

Robin sorrise << Fatti un esame di coscienza. Non sono certo la persona migliore per dare consigli >>

Il ragazzo chiuse la porta alle proprie spalle, lasciando Steve da solo.

Guardò in cagnesco il proprio pezzo di carne, ormai freddo nel piatto e lo inforchettò << Ti odio >> bofonchiò.

I piatti si sollevarono dal tavolo e filarono verso la cucina, passando svelti davanti a Steve.

<< Questa casa mi odia ... >> borbottò, poi si alzò e tornò nella propria camera.

IL QUINTO INGRANAGGIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora