Scena 20

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<< Quindi ... Qualcuno vorrebbe ucciderci? >> Jade per poco non scoppiò a ridere. << Ma è ridicolo! Quelli non erano Derwin, si sarebbero difesi! I loro poteri avrebbero respinto l'assassino >>

Lauren sospirò, con pazienza. << Non tutti sanno difendersi >>

<< Non volevo offenderti >>

Lauren roteò gli occhi, esasperata. << Non intendevo me. Io saprei difendermi, volendo. Ma è meglio non rischiare, capisci? >>

Jade guardò Amber e Robin tornare da loro con diversi giornali tra le mani.

<< Dobbiamo tornare a casa >> esordì Robin, la voce tesa come una corda di violino.

Jade guardò Lauren, sentendo l'ansia salirle lungo la gola, lenta e inesorabile. In una manciata di secondi durante i quali Lauren le aveva spiegato la terribile scoperta, Jade si era completamente scordata di Sebastian, che fino a un attimo prima aveva avuto il suo cuore in pugno. È buffo quanto tutto sia passeggero.

<< Che cos'è successo? >> chiese Lauren, con una cautela agghiacciante.

<< C'è stato un altro omicidio >> rispose Amber, quasi tremando.

<< Dove? Quando? >>
Lauren lanciò un'occhiata a Jade, come se si sforzasse di ragionare e lei le impedisse di farlo.

<< Meno di mezz'ora fa. A cinque isolati da qui >> rispose Amber. Jade non l'aveva mai vista tanto agitata.

<< Il prossimo autobus passa tra cinque minuti. Se ci diamo una mossa forse riusciamo a prenderlo >>

Non dissero altro, si misero a camminare come mosse dalle parole di Robin. Tutti tranne Amber. Forse era il potere del ragazzo, ma lei era totalmente immune alla sua magia e incamminarsi dietro gli altri le fu particolarmente difficile, come se avesse del cemento fresco sotto le scuole delle scarpe.

IL QUINTO INGRANAGGIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora