Quando Lauren entrò nel bar, respirò il profumo di toast e caffè che aleggiava nell'aria. Strinse il giornale fresco di sotto il gomito e chiuse la porta, lasciando fuori dal locale la pioggia che ormai si abbatteva sul lastricato a secchiate.
Lauren guardò tutti i presenti e alla fine identificò Amber e Robin, in un tavolo in fondo alla stanza, quasi addossato alla parete. Lauren si avvicinò ai due, zigzagando tra i tavoli, schivando vassoi ed evitando clienti e camerieri.
Robin e Amber le avevano lasciato i posti contro il muro, su una panca con un cuscino alto e morbido. Lauren appoggiò il giornale sul tavolo e si sedette.
<< Trascorso bene la mattina? >> chiese, appoggiando la schiena al muro con un sospiro.
Amber annuì. << Si, nonostante il brutto tempo >>
Robin fece per prendere il giornale di Lauren, ma la ragazza glielo sfilò da sotto le dita.
<< Dove lo hai preso? >>
Lauren sorrise, come avrebbe potuto fare a un bambino di tre anni. << In un'edicola, forse? E, giù le mani dal mio giornale >>
<< Perché lo hai preso? >> chiese lui, pregando che nessun articolo parlasse ancora di lui.
Lauren si passò una mano tra i capelli, arruffati per la pioggia e l'umidità sotto il cappuccio della felpa, poi sorrise, improvvisamente, come se si fosse ricordata qualcosa e cominciò a farsi girare l'anello attorno all'anulare destro senza smettere di guardare Robin. Quando smise le brillavano gli occhi. << Voglio tenermi informata, e non su qualche ladruncolo ricercato >>
Lauren vide Robin deglutire e il sorriso di lei si fece meno gelido.
Amber non si accorse quasi dell'ansia di Robin. << Di solito noi pranziamo con dei panini >> disse, dal nulla.
<< Oggi non mi vanno >> annunciò Lauren, aprendo il giornale per metà.
<< E allora cosa ti va? >> chiese Amber, stizzita.
Lauren fissò per un attimo il soffitto tamburellando con le unghie sul tavolo. << Credo di volere un cappuccino >>
Amber sgranò gli occhi << Ma è l'ora di pranzo >>
<< E allora? Sento una carenza di caffeina. Dopo dovremo andare a comprare qualcosa al supermercato >>
Robin soffocò una risata. << Quindi ... Un panino >>
Amber lo guardò e sorrise << Già. Un toast o qualunque altra cosa tu voglia >>
<< Coma un cappuccino >> fece notare Lauren, riparandosi dietro il giornale.
Amber alzò gli occhi al cielo, ma stava sorridendo. Lei e Robin si alzarono parlottando tra loro, si avvicinarono al bancone e presero da mangiare.
Lauren se ne rimase comodamente seduta e lesse con avidità il giornale. Vivere così lontano dai centri abitati non era una gran comodità per qualcuno che voleva rimanere informato.
<< Curioso che mangiamo già >> osservò Lauren, piegando il giornale a metà e guardando con disappunto la tazza del cappuccino.
Amber appoggiò una mano sul panino, abbrustolendolo un po'<< Non eri stata te a mettere fretta? >>
Lauren tornò al proprio giornale e girò stancamente pagina << Io non ho detto niente del genere >>
Robin guardò il proprio panino, ridacchiando. << Effettivamente, Lauren ha ragione >>
Amber lo guardò come se l'avesse appena morsa << Ma aveva detto che voleva un cappuccino >>
La voce di Lauren, dietro il giornale, era tra il divertito e l'annoiato << Ho usato il condizionale, non ho detto che lo volevo seduta stante >>
Robin diede un morso al panino. Il bar faceva un unico tipo di panino e un unico tipo di toast e dopo dieci anni Lauren era leggermente stufa. Non metteva in dubbio, però, che per Robin fosse un mondo completamente nuovo.
Lauren iniziò un nuovo articolo, nella parte di cronaca con una strana sensazione che la afferrava per la bocca dello stomaco. Se non avesse avuto il giornale davanti alla faccia, sicuramente Amber e Robin le avrebbero chiesto se c'era qualcosa che non andava.
Mentre parlava sperò che non le tremasse la voce. << Qualcuno sa che fine ha fatto Jade? Non la vedo da stamattina >> chiese Lauren, senza staccare gli occhi dalla pagina di giornale, nascondendo un certo tremito delle mani.
Amber guardò Robin che si strinse nelle spalle << Da quel che so è a fare un giro tra i negozi ... forse non ha guardato l'orologio >>
Lauren annuì, dietro il giornale << Bene. Spero solo che non si perda >>
<< Oh, probabilmente troverà qualcuno che le faccia da guida >> borbottò Robin, divertito.
Lauren non disse niente e girò pagina, continuando l'articolo con un sorriso storto sulle labbra.
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IL QUINTO INGRANAGGIO
FantasyIl mondo è popolato da milioni di razze diverse, una di queste è quella dei Derwin, creature pressoché immortali, dotate di poteri incredibili. Esistono centinaia di Derwin, ma la nostra lente d'ingrandimento va a un piccolo gruppo, cinque persone c...