Capitolo 1

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Lilian's POV
Urlavo come se non ci fosse un domani, nonostante il fatto che mi imbarazzasse farmi vedere in queste condizioni da Isabelle, una cosa piuttosto inusuale provare una simile sensazione in presenza della propria parabatai, vero?
«Lilian, ti prego, calmati!» urlò, a modo suo, cercando di consolarmi. Il dolore era insopportabile, non era da me sbagliare in questo modo in combattimento «Fottuto... Demone Behemoth...» dissi a denti stretti sforzando un sorriso. «Fammi vedere dove ti ha morso.» disse Isabelle facendo un cenno, il liquido verde del Behemoth ormai morto si estendeva a pochi centimetri da me. Mi alzai la maglietta nel punto in cui mi aveva infilato i denti. Isabelle ci mise due dita sopra «Non è niente di grave, per fortuna.» disse prendendo lo stilo. Strinsi i denti nel momento in cui sentii il tipico bruciore del cilindretto sulla pelle. Mi sforzavo di non urlare, almeno in quello ho avuto un po' di successo. «Sono riuscita ad ammazzarlo?» chiesi con un filo di voce «Con un piccolo aiuto.» rispose Isabelle alzando un sopracciglio. Si guardò attorno «Credo che non ce ne siano altri.»
«Meno male.» dissi mettendomi a sedere con tutto il bacino dolorante. «Torniamo all'istituto?» Isabelle prese il cellulare «Aspetta, informo Robert.» disse poggiandosi l'arnese sull'orecchio «Ce la fai a muoverti?» chiese alzandosi in piedi «Rispetto a prima sì.» risposi alzandomi a mia volta «Bene, controllami le spalle, non si sa mai.» riposai il coltello nella cintura, mentre prendevo il sensore. Niente. «Sembra che non ce ne siano altri...» dissi a bassa voce mentre Isabelle parlava al telefono con Robert; con un tono quasi energico e calmo al tempo stesso.
«Allora?» mi chiese una volta finita la chiamata «Il nostro lavoro quì è terminato, il sensore non rileva nulla.» risposi «Ottimo.» Isabelle mise il cellulare in tasca. Sospirò.
«Andiamo?»

(#Wattys2016) She's my parabatai [In fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora