Capitolo 22

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Isabelle's POV
Non so quanto dormii, ma era già sera. Mi precipitai in infermeria e bussai. Nessuna risposta, provai di nuovo ed ottenni lo stesso risultato. «Io e te dobbiamo parlare.» disse una voce dietro di me, sobbalzai, per fortuna era solo Robert. L'espressione seria.

«Cosa intendevi con 'impossibile' quando ti ho detto del demone Clariss?» chiesi sedendomi nella solita poltrona davanti alla sua scrivania «Non è esattamente un demone, è più che altro un messaggero. Quando ho avuto quella reazione, dicendo che era impossibile, l'ho avuta per un motivo
molto semplice..» si sedette, raddrizzai la testa per guardarlo meglio «Non tutti lo incontrano, e se succede è per un motivo in particolare.» disse unendo le mani in grembo e fissando il vuoto «Quindi questo cosa dovrebbe stare a significare?» chiesi «Che qualcosa sta per accadere nelle vostre vite, in positivo o in negativo non lo dice mai che io sappia. Anzi, pensavo che Clariss fosse solo una leggenda, invece pare proprio di no.» sembrava che più che altro stesse facendo un monologo interiore con se stesso «Magari riguardanti i nostri genitori.» dissi sorridendo ironica, spostò lo sguardo su di me, quasi come se mi avesse notata solo in quel momento «Ah a proposito, cos'è quella cosa che Lilian non vuole dirmi?» chiesi, doveva rispondere maledizione! Ormai lo avevo inchiodato. Sospirò «Non vuole dirtela perché ha paura che tu possa detestarla o che altro.» disse, "Ma che significa?" Pensai «Detestarla? Perché dovrei? Io non... È mia sorella oltre che la mia migliore amica, non potrei.» fui sorpresa nel notare il mio cambiamento di voce da autoritario a dolce «Perché quando sei uscita dalla stanza ed è rimasta sola con Magnus, quest'ultimo le ha rivelato che c'è una piccola speranza che i suoi genitori siano ancora vivi. Ma si sta parlando dei suoi.» disse con naturalezza, ero a bocca aperta ma continuavo a non capire «Perché avrei dovuto detestarla? Cosa c'entra?» chiesi con la voce rotta «Beh, forse lei pensa che se te lo avesse detto tu le avresti serbato del rancore perché avete ricevuto la conferma che i tuoi genitori sono morti ma che i suoi forse sono ancora vivi.» io non ci potevo credere, davvero poteva pensare una cosa del genere su di me? «Ma non ha senso, io non..» - «Isabelle..» disse Robert avvicinandosi e poggiando i gomiti sulla scrivania «Non credo che Lilian dubiti di te, vi conosco abbastanza da saperlo, ma sai benissimo che entrambe avete sofferto parecchio, chi più e chi meno, quindi il fatto che abbia paura di perderti è abbastanza normale. La verità è che siete ancora giovani e avete molto da imparare, quì non si tratta di fiducia, si tratta di non voler soffrire di nuovo. La vita è piena di delusioni e amarezze, dobbiamo cercare di evitarne il più possibile, se non altro per noi stessi.» disse, quanto voglio bene a Robert.. È sempre stato un padre eccezionale, a volte è quasi come se riuscisse a leggere nella mente di tutti. Non dimentichiamoci che anche lui ha sofferto.
Avevo il volto rigato dalle calde lacrime, non riuscivo a guardarlo in faccia proprio per questo. Qualcuno bussò alla porta delle biblioteca «Avanti!» disse Robert, Magnus aprì la porta «Si è svegliata.» affermò, sussultai, non potevo essere più felice di così.

(#Wattys2016) She's my parabatai [In fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora