Lilian's POV
«Preso tutto?» chiese Robert entrando in stanza «Sì.» risposi voltandomi «Senti Lilian..» chiuse la porta «Dimmi.» - «Cosa succede tra te ed Isabelle? E non mentirmi, so che c'è qualcosa.» disse, sospirai «Niente di.. Particolare.» risposi, mise le mani dietro la schiena ed iniziò a camminare lentamente verso di me «Avete incontrato di nuovo Clariss?» chiese «Sei perspicace.» risposi sorridendo, lui fece lo stesso e si sedette all'angolo del mio letto «Racconta, abbiamo ancora un po' di tempo.» disse, l'ho già detto che è sempre stato un padre meraviglioso vero?
Sospirai, presi la sedia della mia scrivania e la girai in modo da essere faccia a faccia con lui quando mi sarei seduta, compiuta l'azione balbettavo, non sapevo come esprimermi «Non so come potresti prenderla se te lo dico.» dissi mettendo una mano dietro la nuca «L'hai forse picchiata?» chiese «Cosa.. No! Certo che no!» esclamai «Le hai rubato quella sua felpa che ti piace tanto?» - «No.» dissi con espressione evidentemente annoiata, scoppiò a ridere «E allora non vedo il problema. Parla dai.» disse, presi il respiro «È da un po' che.. Credo di provare qualcosa per Isabelle..» dissi abbassando lo sguardo «Tutto quì?» disse dopo qualche secondo con mia sorpresa «Pensavi che l'avrei presa male?» chiese «Onestamente sì.» risposi «Beh, mi dispiace deluderti ma non è così. Non ci vedo nulla di male. Piuttosto.. Lei lo sa?» - «È questo il punto. Clariss glielo ha detto.» - «Come ha reagito?» - «Non ha detto nulla. In poche parole non parliamo da ieri sera.» - «Male, dovreste farlo.» - «Io al momento non ho il coraggio di fare nulla che riguardi l'argomento in questione.» - «Beh prima o poi dovrete parlarne, vi consiglio di farlo al più presto, se lasciate la questione in sospeso troppo a lungo non può essere un bene.» disse grattandosi il mento. Sapevo che aveva ragione, ma non sapevo come muovermi. Robert si mosse nel letto, mi sembrava leggermente a disagio «A questo punto, c'è una cosa che devo dirti..» ecco che sento una sensazione di ansia in crescendo «Cosa?» chiesi «Per questa cosa, dei tuoi genitori, sai benissimo che ci toccherà andare al clan dei vampiri di New York.» annuii «Sai anche che solo per io, tu ed Isabelle sarebbe pericoloso andare da soli. Perciò ho chiesto un piccolo aiuto alla famiglia Trueblood.» No, non ci potevo credere. Non lo aveva detto sul serio.. «Stai scherzando, vero?» chiesi incredula «No Lilian, purtroppo loro sono l'unica famiglia con cui io e Miriam abbiamo sempre avuto uno stretto contatto.» si morse il labbro «Ma ti tranquillizzo: questa cosa durerà solo due giorni all'incirca, poi ognuno di noi tornerà a casa propria.» disse «Io.. Non..« fissavo un punto lontano, sapevo che i suoi occhi mi scrutavano «Lilian..» si piegò in avanti poggiando i gomiti sulle ginocchia «So cosa stai pensando. Hai paura che Dayven possa, finalmente, riuscire a conquistare Isabelle dopo svariati tentativi. Nonostante quello che è successo ieri sera, Isabelle è una ragazza intelligente, sa che è un donnaiolo e starà alla larga da lui, per quanto riguarda la vostra questione in sospeso: probabilmente ha solo bisogno di schiarirsi le idee. Devi stare tranquilla.» disse le ultime parole sorridendo, quel sorriso che usava per rassicurare la gente.
E ci riusciva sempre.
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(#Wattys2016) She's my parabatai [In fase di correzione]
FanfictionIsabelle Penhallow e Lilian Lightwood sono entrambe parabatai, entrambe orfane, alla ricerca di informazioni sui loro genitori, cresciute nell'Istituto Londinese insieme al loro tutore Robert Blackthorne.