Capitolo 47

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Isabelle's POV
«Magnus non verrà.» Robert aprì la portiera della macchina «Perché?» chiesi «Ho preferito di no.» entrai «Gli altri dove sono?» chiesi quando fu alla guida «Ognuno con il proprio mezzo Iz.» rispose.
Mentre eravamo in macchina il mio cervello non la smetteva di elaborare immagini di Lilian morta stecchita, il mio cuore ne risentiva ogni volta.
Non avrei potuto sopportarlo se le fosse successo qualcosa, ma se pensavo che era accaduto tutto (o quasi) per colpa mia mi sentivo mancare, sapevo di essere stata una stupida.

La macchina si fermò, quando scesi guardai su e lessi il nome sull'insegna:"Dumort"
«Ma..» - «È un hotel.» disse Robert mettendo a tacere il mio dubbio. Successivamente arrivarono gli altri «Non ce la fate a dare un po' meno nell'occhio?» chiese Robert cercando di mantenere la calma «Sta tranquillo Rob.» - «Non sto tranquillo Darren, una delle mie figlie è la dentro e probabilmente in pericolo. Non voglio che niente vada storto.» incrociò le braccia, guardò l'hotel e fece una smorfia «Entriamo.» disse Sarah, la sorella di Dayven, la più giovane della famiglia. Aveva una voce molto delicata, solo in quel momento me ne resi conto.
«Non ce ne sarà bisogno.» qualcuno parlò ed era dietro di noi, quando mi voltai vidi un uomo dai capelli castano chiaro, gli occhi azzurri ed energici, non avrebbe avuto più di venticinque anni «Chi sei nascosto?» chiese Darren sfoderando la spada angelica, il giovane sorrise «Mi presento, mi chiamo Daniel Lightwood. Ormai non più degno del mio cognome però.» rispose sorridendo «Lightwood..» disse Robert sbalordito «Il padre di Lilian.» dissi io, Daniel spostò gli occhi su di me
«Sembrerebbe proprio di sì.» rispose

Robert si ricompose, come se si fosse svegliato in quel momento da un sogno «Dov'è Lilian?» chiese «Insieme a mia moglie, Diana Starkweather.» rispose «Vogliamo vederla.» disse in tono duro «Sempre che abbia voglia di vedervi.» sorrise sornione «La prego..» mi guardò nuovamente quando iniziai a parlare «Ci permetta di vederla.» avevo la voce rotta, in genere non amavo farmi vedere in queste condizioni dagli altri, ma in quel momento non me ne importava nulla «E tu saresti?» - «La sua parabatai.» ho scoperto il braccio mostrandogli la runa, la sua espressione si fece seria.

(#Wattys2016) She's my parabatai [In fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora