Capitolo 27

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Isabelle's POV
Solo Raziel sapeva quanto tenessi a Lilian, sono stata con lei ogni minuto di ogni ora nei giorni in cui si stava riprendendo. In fondo amo starle vicina e per così tanto tempo, non è una cosa che ci capita spesso ma quando succede è davvero stupendo. Non vorrei mai perderla, lei e Robert sono tutto per me. Devo ammetterlo: volevo dormire con lei ancora per una notte, non c'è niente di male dopo tutto. Penso che una ragazza così carina come lei che ha paura di provare qualcosa per qualcuno sia una cosa abbastanza triste, ripenso a tutte quelle mocciose snob, che per fortuna adesso Lilian non guarda più, che se la credevano solo perché le loro famiglie avevano un qualche potere all'interno del Conclave, che hanno cercato di usarla in tutti i modi possibili e a malincuore sono costretta a dire che qualcuna ci è riuscita sul serio. Adesso Lilian è cambiata, non è più una ragazza che si fa trasportare facilmente dai sentimenti, è diventata.. Filofoba, il che da una parte può essere un bene, ma poi penso che quando arriverà la ragazza che la amerà sul serio e che per lei farebbe di tutto ci saranno problemi.
Vorrei poterla proteggere da tutto questo fino a quando non sarà arrivato quel momento, ma sembra che per adesso l'unica cosa che io possa fare sia solo stringerla il più forte possibile e ricordarle ancora una volta che io ci sono.

Eravamo nella stanza delle armi, Lilian si era ripresa abbastanza da poter combattere, la osservavo e sorridevo cercando di non farmi vedere, con quel suo modo di fare così indifferente per il resto del mondo, la sua corazza che a tratti era affascinante e le lasciava attorno un alone di mistero «Anche sta sera nessun posto preciso?» chiese Lilian risvegliandomi dai miei pensieri «Robert ha detto che per sta sera la perlustrazione sarà quì nei dintorni.» risposi, lei fece un verso senza aprire la bocca che mi fece capire che aveva afferrato il concetto «Emh.. Lily..» - «Sì?» - «Robert mi ha detto tutto.» - «A cosa ti riferisci?» Lilian iniziò ad affilare i suoi coltelli, mi dava le spalle. Mi morsi il labbro «Ai tuoi genitori.» dissi, lei si fermò di colpo, le sue spalle e le sue braccia non si muovevano piú, forse non avrei dovuto dirlo. Mi avvicinai e le misi una mano sulla spalla «Lo so, probabilmente non me lo hai detto prima per paura che provassi una qualche sorta di rancore, Robert me lo ha detto..» dissi «E invece?» chiese lei «Sono solo felice per te, non so perché tu debba pensare queste cose, non potrei mai odiarti o che altro.» dissi, con un dito le carezzai la guancia e la tentazione di abbracciarla era troppo forte, non potetti resistere. Lei non disse né fece nulla, era vero che ero felice per lei.

(#Wattys2016) She's my parabatai [In fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora