Lilian's POV
Non era mai successo che io ed Isabelle andassimo in perlustrazione mano nella mano, la cosa mi piaceva anche se sapevo che non sarebbe durata molto, tipo solo quella sera e poi basta.
Presi il sensore «Rileva qualcosa?» chiese Isabelle «Per ora no.» risposi rimettendolo in tasca. Mi fermai di colpo «Cosa c'è Lilian?» guardavo davanti a me, era lo stesso ponte sotto la quale dovevamo passare l'ultima volta ed invece abbiamo incontrato Clariss prima che accadesse. Deglutii «Quì è dove abbiamo incontrato quel.. Demone» dissi, Isabelle guardò davanti a sé «Sì.. È vero..» rispose dopo qualche secondo «Ma non penso che le incontreremo di nuovo.» disse, scossi la testa «No, non so se voglio. Non oggi almeno.» - «Hai paura?» chiese Isabelle alzando un sopracciglio con voce forse un po' incredula «Non è questo.. È che non ci tengo ad incontrarlo ancora..» risposi cercando di non incrociare il suo sguardo. Sospirò «Va bene.» si avvicinò a me «Torniamo indietro e cambiamo strada, okay?» sorrise, annuii sempre con lo sguardo fisso avanti. Sì, in effetti avevo un po' di paura. «Lilian, ho detto che possiamo tornare indietro.» disse carezzandomi la guancia con un dito «Come se fosse facile sfuggire al proprio destino.» dissero delle voci dietro di noi, ci voltammo di scatto. Era tornato, di nuovo lui, o lei, o loro, non mi era ancora chiaro. A pochi metri da noi, con le solite due teste dotate di movenze proprie, le bocche immobili e gli occhi fissi su di noi. «Non vogliamo problemi, demone!» disse Isabelle rafforzando la presa sulla mia mano «E non ne avrete.. Ma questo è il nostro territorio, dovreste saperlo ormai.» disse «Beh di certo, adesso lo sappiamo.» risposi, in un attimo entrambe le teste puntarono verso di me, rabbrividii «Tu neghi.» disse, cosa intendeva dire? «Come?» chiesi accigliata, una delle loro due mani ossute e scarne (e sporche) puntò verso Isabelle mentre continuavano a guardare me «E lei lo sa?» chiese, stavo impazzendo «Cosa?» chiesi spazientita «Lo sai.» - «No, io non lo so!» stavo perdendo il controllo, molto probabilmente ero sbiancata, Isabelle mi guardava preoccupatissima «Se c'è una cosa a cui non potete sfuggire giovani nephilim è l'amore..» adesso una testa guardava Isabelle e una me, non si è mai spostata «Ma di che cosa stai parlando?!» gli urlò contro Isabelle, anche lei visibilmente spazientita e agitata «Entrambe provate un forte sentimento l'una per l'altra. Una di voi lo ha già capito, l'altra invece ha ancora della strada da fare.» disse, Isabelle si voltò un attimo verso di me, ma io non guardavo lei, adesso avrei avuto paura anche solo a parlarle per colpa di un insulso demone a due teste. Proprio per questo non riuscivo a formulare una frase, a reagire, era tutto vero. Sapevo a cosa si riferiva purtroppo. Accadde quello che non avrei voluto: Isabelle che allenta la presa sulla mano.
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(#Wattys2016) She's my parabatai [In fase di correzione]
FanficIsabelle Penhallow e Lilian Lightwood sono entrambe parabatai, entrambe orfane, alla ricerca di informazioni sui loro genitori, cresciute nell'Istituto Londinese insieme al loro tutore Robert Blackthorne.