Isabelle's POV
Non dormii benissimo quella notte, facevo incubi a ripetizione, ero nervosa. Non volevo nemmeno alzarmi dal letto la mattina successiva, la paura che potessi fare qualcosa di sbagliato era troppo alta, ma alla fine mi arresi e mi dissi che una cosa del genere andava affrontata a testa alta. Se Lilian mi avesse detto o chiesto qualcosa in proposito le avrei semplicemente risposto che avevo bisogno di riflettere, di pensare, ma allo stesso tempo sapevo che non lo avrebbe fatto. Nonostante quello che era successo, non avevo la minima intenzione di lasciare che il nostro legame parabatai andasse perduto col tempo. Non lo avrei sopportato, non dopo tutti questi anni.
Scesi sotto ed andai in biblioteca per vedere se c'era qualcuno, ed effettivamente era così. Robert era in piedi davanti ad uno scaffale, intento a leggere un libro, evidentemente non era un romanzo di avventura o poliziesco ma qualcosa di serio altrimenti si sarebbe comodamente messo su una poltrona. Quando sentì il rumore dei miei passi si voltò «Buongiorno.» disse sorridendo «Buongiorno.» risposi col medesimo sorriso, gli diedi un bacio sulla guancia «So che hai fame» disse «Ma Lilian è voluta andare da Taki per prendere qualcosa.» la mia espressione si fece un po' più seria probabilmente «Ci è voluta andare lei?» chiesi «Stavo per andarci io quando mi ha detto che voleva prendere una boccata d'aria e quindi l'ho mandata.» rispose "Ah.." Pensai, ecco, chiaro segno che non voleva rischiare di rimanere da sola con me nell'Istituto «Tutto bene? È successo qualcosa?» chiese perplesso, è sempre stato un uomo perspicace. Era sempre stato anche un buon consigliere, ma quello non era il momento adatto per dirgli cos'era successo la sera prima. «No, nulla.» risposi sorridendo «Sicura? Nulla?» - «Sì.» sforzai un sorriso
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(#Wattys2016) She's my parabatai [In fase di correzione]
FanfictionIsabelle Penhallow e Lilian Lightwood sono entrambe parabatai, entrambe orfane, alla ricerca di informazioni sui loro genitori, cresciute nell'Istituto Londinese insieme al loro tutore Robert Blackthorne.